Roma, (askanews) – Una grande statua del 19esimo secolo praticamente distrutta a colpi di scalpello da un uomo barbuto e vestito con i tipici abiti dei salafiti, una versione radicale dell’Islam politico. È successo a Setif, una città dell’Algeria nordorientale di epoca romana. Il gesto vandalico dell’uomo, fermato da un agente, è stato filmato e postato in rete provocando una vasta indignazione tra gli utenti, alcuni dei quali hanno scritto che “l’Isis è ancora tra noi”, riferendosi ai jihadisti dello Stato Islamico noti per analoghi gesti in Iraq e Siria.
Nel video si vede l’uomo scagliarsi in pieno giorno contro la
grande statua alta due metri nel centro della città e accanendosi soprattutto contro il volto e i seni. Un agente, approfittando di un momento di distrazione dell’assalitore, riesce a fermarlo strappando dalle sue mani il piccone.
La statua che raffigura una donna nuda alta due metri, si chiama la Fontana di Ain El Fouara (“Fonte di Primavera”) è stata realizzata nel 1898 dallo scultore francese Francis de Saint-Vidal, ed è il più famoso monumento della città.
“Una Signora che viene lapidata. E’ segno che l’Isis è ancora tra noi”, è il commento postato su Facebook dal giornalista algerino Jaafar Khaloki.