Mostre Roma, 13 giu. (askanews) – Opere di famosi artisti del passato e rispettivi ologrammi esposti gli uni accanto agli altri durante un’esposizione intitolata “Back to the Future”, preziosa per decifrare l’evoluzione dell’arte e del mercato che la riguarda. Arte e Cultura si incroceranno alla Galleria San Babila, luogo di incontro e di dialogo fra artisti, collezionisti e filantropi. Francesco Colucci, direttore della Galleria San Babila commenta: il nostro progetto “Back To The Future”, guarda con attenzione al passato ma è proiettato al futuro. Abbiamo infatti sviluppato, insieme ad una nostra società partner, una nuova modalità per realizzare NFT utilizzando ologrammi. Si tratta di Non Fungible Token, sistemi digitali unici che certificano la proprietà di beni appartenenti al mondo reale, nel mondo virtuale. Opere d’arte, musica, oggetti di design che sono protetti in una blockchain, ossia una sorta di registro digitale”. Si possono ammirare gli originali di tre mostri sacri della storia dell’arte. Il primo è una stampa degli anni ’70 di Andy Warhol raffigurante Marilyn Monroe, tra le opere più iconiche dell’arte pop, proveniente da una prestigiosa galleria olandese (una copia gemella è stata recentemente battuta all’asta per 195 milioni di dollari). Il secondo originale è una tela inedita del pittore norvegese Edvard Munch, una marina con nudi femminili databile intorno al 1885 e appartenuta a un poeta andaluso. Il terzo è una delle famose uova del gioielliere russo Fabergé, alcune delle quali hanno raggiunto valutazioni milionarie. Accanto a questi tre tesori saranno esposte le loro repliche digitali, in forma di ologrammi e NFT, che faranno bella mostra insieme ad altre opere in un’apposita “black room”. Stiamo presentando uno dei numerosi servizi offerti dalla realtà MetaWord: la prima piattaforma/App social dove gli utenti potranno condividere, vendere o promuovere il proprio NFT, corredandolo di un ologramma. L’obiettivo è allestire un mondo parallelo dove visionare, acquistare e cedere opere d’arte e che possa fungere anche da vetrina per musica, oggetti e immobili. “La rivoluzione telematica e il nuovo concetto di cultura – spiega il professor Lettieri – richiedono un’attenzione diversa al cambiamento, con l’esigenza di adattare continuamente tutti gli a priori che consentono di percepire gli avvenimenti e gli accadimenti. È sempre avvenuto, ma ora ci sono una velocità e una contaminazione che non permettono una risposta in tempi adeguati, rivoluzionando lo stesso senso comune”.
“Back to the future”, in Galleria San Babila Munch, Fabergé e Warhol
Tra opere originali e virtuali per decifrare il futuro dell'arte