Gli 80 anni di Renato Pozzetto, il ragazzo di campagna

Il sodalizio con Cochi Pontoni, i brani storici

LUG 14, 2020 -

Roma, 14 lug. (askanews) – Compie 80 anni oggi Renato Pozzetto, una icona della comicità italiana. Nato a Varese il 14 luglio 1940, l’attore ha spesso fatto coppia con Cochi con il quale ha formato uno dei sodalizi più popolari della tv. Protagonista di film indelebili come “Il ragazzo di campagna”, interprete (con Cochi) di brani storici come ‘E la vita, la vita’, ‘Canzone intelligente’ e autore di tormentoni linguistici come “Taaac” e “Eh… la madonna!”. Oltre 60 film in carriera da attore e cinque da regista, Pozzetto, figlio di una coppia di milanesi ha trascorso la sua infanzia a Gemonio, teatro dell’incontro fatale col socio e sodale Cochi Ponzoni, dove le loro famiglie si erano rifugiate dopo i bombardamenti a Milano. I due hanno poi condiviso anche l’istituto tecnico per geometri ‘Carlo Cattaneo’, dove Pozzetto seguiva l’indirizzo per geometra e Cochi, di un anno più giovane, quello per ragioniere.

Le prime rappresentazioni negli anni 60 all’Osteria dell’Oca di Milano, una “trattoria degli artisti”, dove c’erano nomi come Lucio Fontana e Piero Manzoni e loro due intrattenevano i clienti con qualche canzone popolare. Cochi la mente. Lui la faccia con la sua mimica. Per 3500 lire cominciarono ad esibirsi al Cab 64, un nuovo locale non lontano dall’Osteria. Tra i frequentatori del locale insieme a Giorgio Gaber, Dario Fo, Bruno Lauzi c’era anche Enzo Jannacci diventato amico ed autore per Cochi e Renato. Ufficialmente la coppia nasce nel ’65 al Derby di Milano. I due decidono di lasciare i loro mestieri: Pozzetto era contitolare di un’impresa di impianti di ascensori, Cochi era impiegato interprete di francese, inglese e russo all’aeroporto di Linate. Comincia la carriera televisiva con “Quelli della domenica nel 1968, il buono e il cattivo, Canzonissima.

Comincia al cinema nel ’74 con l’esordio in ‘Per amare Ofelia’ di Flavio Mogherini film dove interpretava un trentenne bamboccione e mammone, che gli è valso il Nastro d’Argento come miglior attore esordiente, a fianco di Giovanna Ralli e Francoise Fabian. Prosegue la sua carriera diretto da Steno, Clément, Risi, Corbucci, Bolognini e Festa Campanile da solo o insieme ad altro mostri sacri della comicità come Celentano, Abatantuono, Boldi e De Sica o Paolo Villaggio: quando l’interprete di Fantozzi è morto, tre anni fa, Pozzetto ha scritto un toccante necrologio: “Ciao Paolo, ci vediamo là. Salutami gli altri”. Pilota automobilistico dilettante, colse la vittoria di classe al Giro automobilistico d’Italia del 1978, alternandosi al volante di una Fiat Ritmo con Riccardo Patrese,[2] e si classificò al quinto posto tra i camion alla Parigi-Dakar del 1987. Rossonero da sempre come Enzo Jannacci, Beppe Viola, Teo Teocoli, Massimo Boldi e Diego Abatantuono, amici che ruotavano attorno al Derby dove è cominciata la sua carriera.

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