Spazio Roma, 21 mag. (askanews) – “Noi abbiamo dato un contributo alla stesura del Pnrr che, tra fondi diretti previsti dal Piano e quelli dal Fondo complementare, destina 2,3 miliardi allo spazio. I temi sono quelli legati all’Osservazione della Terra e alle sue ricadute, ai progetti che sono già in essere. Il lavoro fatto nel Pnrr troverà poi un suo completamento con le delibere che saranno assunte dal Comint a partire dal prossimo 17 giugno quando il Comint dovrà decidere come organizzarsi in termini di lavori istituzionali e come fissare i contenuti sia dell’utilizzo dei fondi del Pnrr e come seguire i rispettivi progetti che devono essere accompagnati, ci deve essere un capofila che risponde della realizzazione. E noi pensiamo che l’Asi ci possa aiutare in questo lavoro di interlocuzione con gli interessi che sono in campo, con l’imprenditoria italiana. Tutte queste cose vanno inserite in una visione complessiva e vanno tradotte in vista della Ministeriale ESA del 2022 che definirà il programma economico, strutturale del settore spazio che dovremo realizzare nei prossimi anni”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche aerospaziali Bruno Tabacci rispondendo a una domanda di askanews, durante la conferenza stampa al termine dell’incontro “Obiettivo Europa. L’Italia e il futuro nello spazio” organizzato dall’Asi in forma ibrida presenza/remoto. Una giornata di approfondimento, a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher, che ha riunito tutto il mondo nazionale legato alla spazio. “Nella preparazione dei contenuti del Pnrr spazio – ha aggiunto il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia – c’erano delle regole precise e soprattutto tempistiche ben definite, molto rapide altrimenti le risorse non si materializzano. Per questo abbiamo indirizzato il Pnrr verso quei progetti dove la competenza italiana è già sufficientemente avanti in modo da poter lavorare su prodotti che possano essere realizzati con uno sforzo temporale non eccessivo”. “Un’occasione così, di investire risorse ingenti improvvisamente, – ha sottolineato Saccoccia – capita una volta ogni tanto” e bisogna fare in modo che quello che è stato inserito nel Piano venga realizzato nei tempi stabiliti. Parola chiave è complementarietà. L’idea, ha detto Saccoccia è che “programmi nazionali, Pnrr e tutto ciò che è associato a Esa lavorino insieme”.
Spazio, Tabacci: 17 giugno Comint affronterà utilizzo fondi Pnrr
Saccoccia (Asi): scelti progetti su cui competenza è già avanti