Milano, 16 set. (askanews) – L’italiana Tyvak International, azienda leader nell’innovazione e realizzazione di nano satelliti con sede a Torino, sarà alla guida di un consorzio di enti nazionali, tra cui i Politecnici di Torino e Milano, Istituto Nazionale di AstroFisica (INAF), CIRA ed ALTEC, e altri 6 partner internazionali, in qualità di prime contractor per la realizzazione del cubesat “Andrea Milani” – dedicato al celebre matematico e astronomo italiano, figura di spicco nella comunità europea della scienza spaziale, scomparso nel 2018 – che farà parte della missione spaziale Hera dell’Esa, la prima missione europea per la difesa planetaria, diretta verso l’asteroide binario Didymos.
Tyvak International sarà responsabile per la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, il servizio di lancio e le operazioni in orbita del nanosatellite che, intorno al 2028 visiterà Didymos e, soprattutto, la sua piccola luna Dimorphos dopo che, 2 anni prima, sarà stata colpita e (si spera) deviata nella sua orbita dalla sonda americana Dart della Nasa.
Quella di Hera è una delle prime missioni “proximity operations” realizzate con nanosatelliti da parte di Esa, in assoluto una delle prime missioni interplanetarie ad essere realizzate con sistemi nanosatellitari, e permetterà di osservare per la prima volta con questa tecnologia un asteroide a meno di 5 km di distanza.
Il nanosatellite “Andrea Milani” sarà lanciato nel 2024 e viaggerà all’interno della sonda madre Hera per circa 3 anni, prima di essere rilasciato in prossimità dei due asteroidi. La missione prevede una serie di manovre orbitali, di osservazioni della superficie e di misurazioni effettuate con strumenti scientifici miniaturizzati, europei ed italiani.
“Grazie alla crescita di Tyvak in Italia negli ultimi anni, culminata con il recente lancio di 3 satelliti interamente realizzati a Torino, sul vettore VEGA SSMS – ha commentato Marco Villa, CEO di Tyvak International – siamo oggi una delle aziende di riferimento per l’Agenzia Spaziale Italiana ed Europea. Siamo orgogliosi di poter supportare gli obiettivi della comunità scientifica e dare il nostro contributo in una missione così complessa e affascinante, attraverso tecnologie all’avanguardia ed il talento dei nostri giovani ingegneri”.
Il contributo della Missione “Milani” nell’ambito di Hera sarà fondamentale per dimostrare come questo tipo di tecnologie possano essere utilizzate in futuro anche a supporto di missioni umane, o dei grandi sistemi per l’esplorazione dello Spazio o in sostituzione di attività extra-veicolari, con conseguente riduzione dei rischi e costi.