DTA, droni e sensori termici per dare la caccia alla Xylella

Progetto Distretto Aerospaziale pugliese con Cnr, Enav, Planetek

GIU 22, 2020 -

Roma, 22 giu. (askanews) – Pronto il progetto “Redox” (Remote Early Detection of Xylella) proposto e coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, per dare la caccia alla Xylella, il batterio che sta distruggendo gli ulivi della Puglia. Nel progetto sono coinvolti il Cnr, l’Enav e la società controllata DFlight e Planetek di Bari, azienda leader a livello internazionale nell’utilizzo di micro satelliti e di rilevazioni di dati da satellite.

Il progetto – spiega il Distretto Aerospaziale pugliese – sviluppa un set di tecnologie e procedure per l’acquisizione, trasmissione, archiviazione, elaborazione e condivisione di dati telerilevati che vengono acquisiti con sensori digitali montati su satellite, aereo, drone e piattaforme terrestri per la identificazione delle piante di ulivo infettate da Xylella fastidiosa prima ancora dell’insorgere di sintomi visibili ad occhio nudo. L’utilizzo dei sensori iperspettrali e di camere termiche messi a disposizione dal Cnr, partner di progetto e socio del Distretto aerospaziale, garantirà un monitoraggio continuo di aree estese, anche decine di migliaia di chilometri quadri come una intera regione, con elevati livelli di accuratezza e costi ridotti rispetto agli attuali. La gestione della enorme mole di dati che sarà prodotta con l’utilizzo di sensori iperspettrali su area vasta avverrà attraverso un sistema software in ambiente cloud di archiviazione ed elaborazione realizzato da Planetek che metterà altresì la messa a punto di strumenti efficaci per la condivisione e l’utilizzo dei risultati del monitoraggio e diverrà l’attore finale sul mercato attraverso la vendita del servizio.

Saranno messe a punto metodologie innovative per identificare con certezza i rami e le branche infetti da campionare o da potare e che, in assenza di sintomi di disseccamento visibili ad occhio nudo, potrebbero risultare particolarmente difficili da individuare. Grazie al know how ed alle attività che saranno svolte da Enav e della sua controllata Dfligth saranno progettati e sviluppati servizi di navigazione da erogare tramite sistemi innovativi di gestione del traffico aereo per velivoli ‘unmanned’. Base operativa sarà l’aeroporto di Grottaglie.

A livello nazionale e internazionale non sono disponibili sistemi di diagnostica che possano individuare in tempi rapidi su un’area vasta la presenza della malattia a carico delle piante di ulivo. Esiste quindi – sottolinea DTA – un mercato potenziale notevole per la fornitura di servizi di monitoraggio continuo della presenza del patogeno nell’intero bacino del Mediterraneo dove la coltivazione dell’ulivo è ampiamente presente. L’attuale procedura di monitoraggio ha limiti significativi in quanto è in grado di identificare solo le piante che presentano segni evidenti di disseccamento e inoltre richiede una intensa attività da parte di personale specializzato per effettuare le verifiche ispettive solo per le attività di monitoraggio nella fascia di contenimento in Puglia sono coinvolti oltre 150 agenti fitosanitari.

Il presidente del Distretto tecnologico aerospaziale, Giuseppe Acierno, ha ricordato che “la Xylella fastidiosa è uno dei più devastanti batteri che sta infettando in tutto il mondo diverse specie di piante con profondi impatti sull’agricoltura e sull’ambiente e rischia di modificare profondamente il paesaggio”. “La diagnosi precoce”, ha aggiunto, “è fondamentale per la sua eradicazione. La collaborazione tra il distretto, Enav e la sua controllata Dfligth, Cnr e Planetek ci permetterà di realizzare un sistema di identificazione precoce dei nuovi focolai, con il conseguente miglioramento dell’efficacia delle azioni di contenimento”. “La riduzione dei tempi del monitoraggio consentirà di rispettare più facilmente le scadenze e di generare economie sulle risorse umane e finanziarie nelle attività di monitoraggio e campionamento. Daremo ulteriore concreta evidenza di come l’utilizzo dei droni, sul quale il Dta è da anni concentrato, garantirà in futuro una considerevole nascita ed erogazione di servizi che miglioreranno la vita dei cittadini”.