Roma, 22 feb. (askanews) – “Omofobo? Credevo che avrebbe colpito la notizia che non ho più il busto del Duce. Ma qui ogni giorno ce n’è una nuova”. Ignazio La Russa, presidente del Senato, parla in un’intervista al Corriere della sera delle polemiche sulle sue parole su donne e omosessuali dopo l’uscita della registrazione dell’intervento alla trasmissione “Belve”. “Avessero aspettato la messa in onda avrebbero capito il contesto in cui le mie parole sono state dette” sottolinea l’esponente di Fdi spiegando: “Io ho solo risposto alle domande: non ho introdotto alcun tema. Si può discutere se fossero adeguate. Ma è chiaro che se vai in un programma così rispondi secondo lo spirito della trasmissione”, cioè “a titolo del tutto personale e con sincerità. Non puoi fare l’istituzionale. O, peggio, l’ipocrita”. Non ha detto che le dispiacerebbe avere un figlio gay? “Avrei dovuto dire: non ce l’ho, non lo so. Dovendo ipotizzare che sentimenti avrei avuto in quella situazione ho detto che da eterosessuale avrei provato un “leggero dispiacere” se non fosse stato simile a me. Come è stato per uno dei miei figli quando era del Milan e io dell’Inter. Ma certo non per questo gli avrei voluto meno bene. Avrei rispettato la sua identità”, “è comune per un padre volere un figlio che gli assomigli. I sentimenti non sono sindacabili. È un mio problema. Intimo. L’importante è che si sia rispettosi dell’identità altrui. E chi mi conosce sa che lo sono sempre stato”. Quanto alle sue parole sulle donne La Russa precisa che “l’unica accusa che non mi si può fare è di essere poco gentile con le donne. Lo sono sempre stato. Con tutte. Chiedete a Luxuria ad esempio… Credo mi stimi perché al suo primo giorno di legislatura, intimidita e spaventata, me la presi con un assistente parlamentare che non le aveva dato una rosa distribuita a tutte le altre donne. E gliela diedi. In realtà, io le donne nel programma le ho difese. Dire che ci sarà la parità solo quando ci saranno al vertice donne brutte, grasse e stupide così come ora ci sono uomini brutti, grassi e stupidi è attaccarle o difenderle?”. Vep/Int13
La Russa: non sono omofobo e neppure ipocrita. Rispetto l’identità sessuale
Leggero dispiacere come è stato per uno dei miei figli quando era del Milan e io dell'Inter