Roma, 20 dic. (askanews) – A Roma il Campidoglio interviene nella polemica sollevata dai comitati cittadini alla ripresa di lavori edilizi nell’area adiacente il parco dell’ex Snia Viscosa, nel quartiere Prenestino, che si voleva fosse annesso all’area del parco dove, qualche anno fa, si è creato un laghetto da faglie preesistenti. “Il permesso di costruire rilasciato dal dipartimento Urbanistica alla proprietà Ponente 1978 Srl non riguarda l’area del monumento naturale bensì gli edifici limitrofi, a oggi esclusi dal perimetro del monumento naturale stesso, è relativo a operazioni di restauro e risanamento conservativo degli immobili esistenti, sempre consentite nel rispetto delle norme vigente, e non riguarda alcun tipo di nuova costruzione o cambio d’uso”, chiarisce in una nota l’assessore all’Urbanistica della Giunta Gualtieri Maurizio Veloccia. Le richieste di cambio d’uso per la realizzazione di residenze e attività commerciali presentate in passato “sono state tutte diniegate e, al momento, su tale diniego è pendente un giudizio al Tar – continua la nota, che precisa che – Per quanto concerne il permesso di costruire in oggetto si precisa che è stato rilasciato a seguito di conferenza dei servizi. Durante l’istruttoria, su richiesta degli uffici, è stato imposto al soggetto privato di eseguire rilevamenti sui terreni per verificare la presenza di inquinanti. Le risultanze hanno evidenziato soglie di inquinamento che oggi, senza una attività di bonifica dei terreni, impediscono altre destinazioni se non quelle produttive”. “Il fatto che sia stata presentata l’istanza di risanamento conservativo – continua la nota – è noto da inizio 2022 ed è stato sempre comunicato, in ogni incontro o dichiarazione pubblica. Solo a conclusione delle istruttorie svolte dagli uffici e della relativa conferenza dei servizi in cui sono stati acquisiti i pareri di tutti gli enti coinvolti, è stato rilasciato il titolo”. Il Campidoglio precisa, inoltre, “che si sono tenuti due incontri tra il Forum Parco Energie e il capo segreteria dell’Assessore Veloccia, in formale rappresentanza dell’Assessore stesso, durante i quali è stato ribadito quello che può e non può fare la politica rispetto alla vicenda dell’Ex Snia, fermo restando la volontà di tutela dell’area e l’ampliamento del verde a servizio del quartiere, cosa che questo Assessorato ha sempre ritenuto uno degli obiettivi principali per la riqualificazione del quadrante”. In particolare, ricorda il Capidoglio “è stato portato avanti l’impegno per la demanializzazione del lago, attività attualmente avviata dall’Agenzia del Demanio seppur su parte dell’area, in attesa che si completi l’iter per la demolizione del manufatto affiorante dallo specchio acqueo mentre per quanto concerne l’ex sito industriale limitrofo al lago, il suo recupero potrà avvenire solo sulla base delle risultanze circa la conclusione dell’iter di allargamento del Monumento Naturale”. “Qualora l’auspicabile estensione della tutela sarà confermata, anche le destinazioni d’uso saranno da conformare secondo il regolamento del Monumento stesso – conclude la nota – viceversa si dovrà procedere attraverso l’avvio di un procedimento urbanistico in cui affiancheremo all’interlocuzione con la proprietà il coinvolgimento del Municipio e di tutte le realtà territoriali che da anni animano il quadrante”.
Roma, assessore Veloccia su ex Snia: lavori su immobili esistenti
"Inquinamento impedisce altre destinazioni se non produttive"