Roma, 29 set. (askanews) â Lo âscudoâ della Germania contro il caro energia fa arrabbiare il presidente del Consiglio Mario Draghi, che interviene per sollecitare un intervento europeo. Un appello che trova pieno sostegno anche da Giorgia Meloni. Berlino ha annunciato un pacchetto di aiuti da 200 miliardi per contrastare lâaumento del prezzo del gas e piĂš in generale lâinflazione, giunta a livelli record a settembre (+10,9%, il massimo da 70 anni). Si tratterĂ , ha spiegato il cancelliere Olaf Scholz, di un âenorme scudo protettivoâ per imprese e famiglie, che riguarderĂ anche un tetto al prezzo del gas. âI prezzi devono scendere â ha detto Scholz -. Questa è la nostra ferma convinzione e il governo farĂ tutto il possibile per garantire che ciò accadaâ. Decisione leggittima, quella di Berlino, ma allo stesso tempo una irritante âfuga in avantiâ per chi, come lâItalia, da mesi chiede un price cap a livello Ue, dovendo fronteggiare, tra le altre, proprio lâopposizione della Germania, secondo cui con un tetto europeo câè il rischio che la Russia possa chiudere completamente i rubinetti. Della proposta si tornerĂ a discutere giĂ nel summit informale di Praga allâinizio del prossimo mese mentre una decisione definitiva è attesa al Consiglio europeo di Bruxelles del 20 e 21 ottobre. La mossa di Scholz certo non facilita la trattativa. Per questo nel pomeriggio è arrivata lâimmediata (e dura) reazione del presidente del Consiglio che chiede a Bruxelles un intervento deciso e unitario. âLa crisi energetica richiede da parte dellâEuropa una risposta che permetta di ridurre i costi per famiglie e impreseâ e di âdi limitare i guadagni eccezionali fatti da produttori e importatoriâ anche per âevitare pericolose e ingiustificate distorsioni del mercato interno e di tenere ancora una volta unita lâEuropa di fronte allâemergenzaâ, scrive Draghi in una nota, senza citare direttamente la Germania. Un primo campanello dâallarme, per Palazzo Chigi, era stato lâaccordo di âsolidarietĂ energeticaâ firmato allâinizio di settembre da Scholz e dal Emmanuel Macron, in base al quale la Francia fornirĂ gas ai tedeschi che da parte loro sono pronti a inviare elettricitĂ . Due mosse che fanno crescere il timore che in mancanza di una iniziativa comunitaria (da attuarsi in tempi brevissimi) ogni Paese vada da solo. E lâItalia, alle prese con gli alti livelli di debito, potrebbe risentire piĂš degli altri della crisi. âDavanti alle minacce comuni dei nostri tempi â rimarca dunque Draghi, che oggi non si sarebbe sentito con il cancelliere â non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali. Nei prossimi Consigli Europei dobbiamo mostrarci compatti, determinati, solidali, proprio come lo siamo stati nel sostenere lâUcrainaâ. Perfettamente allineata a Draghi è Giorgia Meloni, ancora al lavoro negli uffici del gruppo Fdi a Montecitorio. I due, assicurano fonti sia di governo che parlamentari da entrambi i lati, non si sarebbero sentiti sul tema, ma la nota inviata in serata dalla âpremier in pectoreâ mostra perfetta comunanza di vedute. âDi fronte alla sfida epocale della crisi energetica â sottolinea la leader Fdi â serve una risposta immediata a livello europeo a tutela di imprese e famiglie. Nessuno Stato membro può offrire soluzioni efficaci e a lungo termine da solo in assenza di una strategia comune, neppure quelli che appaiono meno vulnerabili sul piano finanziario. Per questo lâauspicio è che nel Consiglio Europeo sullâenergia di domani, prevalgano buon senso e tempestivitĂ . Su questo tema di vitale importanza per lâItalia confido nella compattezza di tutte le forze politicheâ. La richiesta di un piano comune Ue arriva anche dallâex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. âLa Gemania â dice il leader M5s â mette sul piatto 200 mld di investimento per salvare aziende e famiglie. Lâabbiamo sempre detto: ora e piĂš che mai la missione del nuovo esecutivo è ottenere un piano europeo, una strategia comune di interventi che ci mettano in salvaguardia, come il Recovery durante la pandemiaâ. Purtroppo, annota, âmi sembrano concentrati a litigare sulle caselle di governoâ.
Draghi (e Meloni) contro scudo Germania sullâenergia: Ue intervenga
"Rischio di distorsione del mercato interno e divisione tra Paesi"