Elezioni Roma, 17 ago. (askanews) – “Il reddito di cittadinanza è stato un fallimento totale, nonostante abbia avuto per lo Stato un costo esorbitante pari a circa 9 miliardi di euro l’anno. Stendendo un velo pietoso sulle migliaia e migliaia di truffe che ha generato – favorendo anche criminali, mafiosi e spacciatori -, ha fallito come strumento di lotta alla povertà che doveva essere abolita e invece ha raggiunto i massimi storici e ha fallito come misura di politica attiva del lavoro, visto che pochissimi dei percettori del reddito di cittadinanza sono stati alla fine assunti e hanno trovato un lavoro dignitoso”. E’ il de profundis per il reddito di cittadinanza se Giorgia Meloni diventerà premier che la presidente del Fdi affida a un video sui suoi profili social. “È l’ennesima riprova – afferma Meloni- del fatto che avevamo ragione quando dicevamo che le risorse per le politiche attive andavano usate per aiutare le imprese ad assumere. Oggi lo dicono un po tutti, però rimane che Fratelli d’Italia è stata l’unica forza politica di tutto il Parlamento, nella legislatura appena conclusa, che non ha mai votato a favore del reddito di cittadinanza. Ecco perché noi crediamo che uno Stato giusto non debba mettere sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo. Uno strumento di tutela serve per chi non è in condizione di lavorare: over 60, disabili, famiglie senza reddito che hanno dei minori a carico. Ma per gli altri quello che serve è la formazione e gli strumenti necessari a favorire le assunzioni”. “La verità -conclude la candidata premier di Fdi- è che l’unico modo di combattere ed abolire la povertà è consentire a chi è in una condizione difficile di migliorare quella condizione. Questo non si fa mantenendo le persone nella stessa realtà nella quale si trovano ma consentendo loro di avere un lavoro, un lavoro dignitoso e ben retribuito, che possa aiutarle a crescere indipendentemente dalla condizione dalla quale provengono. Questo fa uno Stato giusto”. Intanto, se ondo un sondaggio Giorgia Meloni è il personaggio politico più menzionato sui social nella settimana 8-14 agosto 2022. La leader di Fratelli d’Italia raccoglie un engagement di 456mila staccando ampiamente tutti gli altri esponenti politici (il primo è Carlo Calenda a 183.6). Un dato interessante è l’ampio divario tra le conversazioni sui leader e quello generato dai post dei leader stessi da cui emerge che la campagna elettorale, almeno in questa fase, è ristretta ad una community più specializzata. Le conversazioni sui vertici dei partiti, quasi esclusivamente su Twitter (55,5%) e Instagram (30,9%), infatti, a fronte di 10.540 menzioni producono 75,7 milioni di impression totali, in crescita del 27,75% rispetto alla settimana precedente. Mentre dalle conversazioni generate dai post dei leader, frutto di appena 1.248 mentions totali, sono prodotte oltre 211,12 milioni di impression e Matteo Salvini continua ad essere quello che produce la reach più alta (60,5 milioni) seguito da Giuseppe Conte (41,3) e da Giorgia Meloni (37,3). Molto staccati Carlo Calenda, Matteo Renzi ed Enrico Letta. E’ quanto emerge dal monitoraggio Leader & Social di Telpress Italia srl, realizzata con Mediascope, la piattaforma tutta italiana di web e social listening. Leader & Social è l’analisi basata sul monitoraggio dei principali social network con l’obiettivo di avere una panoramica aggiornata in tempo reale sulle interazioni dei principali leader dei partiti e su quello che i leader stessi scrivono attraverso i loro profili social. Nel periodo esaminato, si è registrato un incremento di mentions per Matteo Salvini ed Enrico Letta rispetto alla settimana precedente. Diminuiscono le citazioni per gli altri leader politici, in particolare per Luigi Di Maio e Nicola Fratoianni. Tra questi, Carlo Calenda è quello che ha raggiunto potenzialmente più utenti (14 milioni circa), seguito da Giorgia Meloni con quasi 13 milioni e un incremento del 10,61%. Il picco massimo di presenza lo raggiunge Giorgia Meloni il giorno 12 agosto. Il tema ricorrente è la presenza della fiamma nel simbolo di Fratelli d’Italia. Altro picco significativo il 12 agosto con il lancio della campagna #Credo della Lega. Twitter si conferma il principale strumento di comunicazione social. Aumenta la presenza su Facebook e Instagram, solo Matteo Salvini e Giuseppe Conte utilizzano TikTok. L’attività social di tutti i leader è in netto aumento rispetto alla settimana precedente. Tor/Int13
Secondo Giorgia Meloni il reddito di cittadinanza è stato “un fallimento totale”
Secondo indagine Telpress la leader di FdI è la più citata nelle conversazioni social