Pnrr Roma, 15 apr. (askanews) – “A differenza delle ordinarie programmazioni europee di spesa settennali, il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un Piano ‘performance based’. Ad eccezione dell’anticipazione finanziaria per il suo avvio, riceveremo le successive erogazioni solo se gli obiettivi e le riforme preventivamente concordati saranno raggiunti nei termini temporalmente scadenzati: tra milestones e targets, sono 527 gli obiettivi da centrare entro giugno 2026. Insomma, non si tratta solo di spendere. Dobbiamo piuttosto raggiungere step scanditi dal percorso serrato di azioni misurabili, che richiede la massima attenzione al coordinamento dei diversi livelli istituzionali coinvolti”. Lo scrive la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, in un intervento pubblicato sul Sole 24 Ore. “Istituito presso il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Nucleo Pnrr Stato-Regioni – spiega Gelmini – assolve proprio questa funzione, quale centro di coordinamento tra le amministrazioni titolari di interventi e gli enti territoriali. Ad esso è affidata l’istruttoria di tavoli tecnici settoriali con le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali, l’assistenza anche in raccordo con le altre iniziative di supporto tecnico attivate da altre amministrazioni centrali, la condivisione di informazioni anche attraverso una piattaforma web collaborativa. Il Nucleo dovrà anche supportare Regioni e Province Autonome nell’elaborazione di loro ‘Progetti bandiera’ di particolare rilevanza strategica, con la finalità di sostenerne il protagonismo. L’individuazione dei ‘Progetti bandiera’ avviene a valle della sottoscrizione, lo scorso 13 aprile, del cosiddetto ‘Accordo quadro’ tra il DARA e tutti i ministri titolari di missioni, componenti e interventi del Pnrr. Dall’Accordo quadro, discenderanno appositi Accordi operativi trilaterali di definizione delle modalità attuative dei ‘Progetti bandiera’, tra lo stesso Ministero per gli Affari regionali e le autonomie, l’amministrazione titolare dell’intervento e la Regione o Provincia Autonoma a cui spetta l’iniziativa di proposizione del singolo ‘Progetto bandiera’. Molte proposte regionali di ‘Progetti bandiera’ sono state già avanzata al DARA, con interventi che spaziano da iniziative per la creazione di ‘Hydrogen Valleys’, alla creazione di Campioni nazionali di Ricerca & Sviluppo ed Ecosistemi dell’innovazione”. “Con il Ministero della Salute – prosegue Gelmini nel suo intervento – è stato anche sottoscritto un protocollo per la creazione del primo ‘Centro Nazionale di medicina computazionale’ per il trasferimento dei risultati del calcolo computazionale ai programmi di gestione delle tecnologie robotiche in ambito biomedico. Invece con il Ministero della Transizione ecologica è stato sottoscritto un protocollo per la realizzazione dei progetti legati alla strategia green, come le stesse ‘Hydrogen Valley’, i progetti di ‘Isole verdi’ rivolti ai Comuni delle 19 Isole minori non interconnesse, e il progetto di ‘Rinaturazione dell’area del Po’, con l’obiettivo di bilanciarne i processi morfologici attivi, recuperando il corridoio ecologico rappresentato dall’alveo del fiume e dalle sue fasce riparie e che coinvolge diverse Regioni”. “Infine – conclude la ministra per gli Affari regionali e le autonomie -, il decreto legge approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri prevede che le economie derivanti dagli investimenti del Pnrr possano essere utilizzate per il finanziamento dei ‘Progetti bandiera’, evitando così dispersione di risorse del Piano e coinvolgendo ancor più le Regioni nella migliore riuscita di tutti gli investimenti previsti: una sinergia win win, per il governo centrale e per gli enti territoriali che saranno sempre più protagonisti”.
Gelmini: ‘Progetti Bandiera’ sinergia win win per Stato e Regioni
Intervento della ministra per gli Affari regionali sul Sole 24Ore