Eutanasia Roma, 27 set. (askanews) – Il referendum sul suicidio assistito “propone una soluzione che rappresenta una sconfitta dell’umano”. Lo ha detto il cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti. “Suscita invece una grave inquietudine la prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente”, ha detto l’arcivescovo di Perugia aprendo il consiglio episcopale permanente (27-29 settembre). “Autorevoli giuristi hanno messo in evidenza serie problematiche di compatibilità costituzionale nel quesito per il quale sono state raccolte le firme e nelle conseguenze che un’eventuale abrogazione determinerebbe nell’ordinamento. Senza voler entrare nelle importanti questioni giuridiche implicate – ha proseguito il presidente della Conferenza episcopale italiana – è necessario ribadire che non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire, ma il prevalere di una concezione antropologica e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali. C’è una contraddizione stridente tra la mobilitazione solidale, che ha visto un Paese intero attivarsi contro un virus portatore di morte, e un’iniziativa che, a prescindere dalle intenzioni dei singoli firmatari della richiesta referendaria, propone una soluzione che rappresenta una sconfitta dell’umano. Chi soffre – ha detto Bassetti – va accompagnato e aiutato a ritrovare ragioni di vita; occorre chiedere l’applicazione della legge sulle cure palliative e la terapia del dolore”. Ska/Int2
Suicidio assistito, la Cei: dal referendum sconfitta dell’umano
Il cardinale Bassetti: una contraddizione con il Paese attivato contro il virus