Comunali Roma, 10 giu. (askanews) – “Il Pd per Bologna ha scelto un metodo, quello delle primarie vere, che serve per selezionare un candidato ma anche per ricreare un campo di centrosinistra unito. Le primarie sono un progetto di unione, non di divisione. Mi spiace che alcuni si fermino a guardare il dito piuttosto che la luna”. Lo dice Irene Tinagli, europarlamentare e vice segretaria del Partito democratico, in una intervista a “Il Resto del Carlino”. “Negli ultimi giorni – ha sottolineato – pare sia stato ritrovato un clima più sereno. Ho accolto con piacere l’iniziativa di Lepore che ha avviato un percorso di approfondimento sui temi e sul programma. Credo che questo possa aiutare a recuperare lo spirito delle primarie, concentrandosi sulle proposte e mettendo da parte le polemiche”. Sulla mancanza di candidate donne nelle città al voto, la vice segretaria dei democratici ha aggiunto: “È un pensiero che mi tormenta. Il Pd affida le scelte ai territori e alle federazioni locali del partito, evitando d’imporre scelte dall’alto. In molti casi abbiamo raccomandato le primarie proprio per allargare la partecipazione e per favorire candidature nuove e femminili, ma questo strumento non è sufficiente. Se le donne sono restie a candidarsi alle primarie significa che c’è qualcosa che non va, che serve un lavoro più profondo. Ho sottoposto il tema alla segreteria”.
Bologna, Tinagli (Pd): primarie uniscano, non dividano
"Ora clima più sereno, concentriamoci sui temi"