Roma, 14 mag. (askanews) – Il Consiglio supremo di Difesa, riunitosi oggi al Quirirnale sotto la presidenza del capo dello Stato Sergio Mattarella e con la presenza, fra gli altri menbri del governo, del presidente del Consiglio Mario Draghi, ha lanciato l’allarme terrorismo, che potrebbe coinvolgere quei Paesi, quelle aree del mondo rese fragili dalla pandemia. Nella riunione è stata vpoi ribadita la strategicità della Libia per il nostro Paese ed assicurato che l’Italia non abbandonerà, ma continuerà nella sua assistenza, l’Afghanistan e l’Iraq.
Il Consiglio ha esaminato “le iniziative in corso nella NATO e nell’Unione Europea, che restano i pilastri della politica di sicurezza e difesa del nostro Paese, chiamate a reagire prontamente all’emergenza sanitaria e agli effetti che essa sta determinando sullo scenario strategico. L’Italia – si legge nella nota emessa la termine della riunione – sostiene tutte le misure volte ad accrescere la loro efficacia al fine di perseguire con successo la pace e la sicurezza internazionale”.
La pademia di Covid, si è discusso, rischia di provocare, in quelle aree del mondo fragili, una recrudescenza del terrorismo transnazionale. A questi nuovi possibili spazi di manovra serve una azione decisa di carattere multilaterale e nell’ambito delle inziative della comunità internazionale. Il Consiglio “ha approfondito le minacce e i rischi che caratterizzano le numerose aree di crisi e i teatri operativi. La pandemia sta aggravando la situazione socioeconomica delle regioni più fragili, con conseguenze di carattere umanitario ed implicazioni anche sulla sicurezza delle popolazioni. In tale contesto – si legge ancora nella nota – il terrorismo transnazionale potrebbe trovare nuovi spazi di manovra e resta una minaccia preoccupante, che deve essere contrastata con un’azione decisa, di carattere multilaterale e nell’ambito delle iniziative della Comunità Internazionale”.
“La Libia – per il Consiglio – permane in una situazione critica e costituisce una priorità per il nostro Paese, nel quadro di una strategia nazionale che vede il proprio baricentro nel bacino del Mediterraneo. L’Italia sostiene con convinzione il nuovo Governo di Unità Nazionale e il processo di riunificazione e normalizzazione supportato dalle Nazioni Unite, nell’interesse primario del popolo libico e per la stabilità dell’intera regione”.
Alla riunione hanno partecipato, oltre al Presidente del Consiglio il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Luigi Di Maio; il Ministro dell’Interno, Dott.ssa Luciana Lamorgese; il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Dott. Daniele Franco; il Ministro dello Sviluppo Economico, On. Giancarlo Giorgetti; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Enzo Vecciarelli. Hanno altresì presenziato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dott. Roberto Garofoli; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Ugo Zampetti; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini.