Milano, 8 mar. (askanews) – In occasione della Giornata internazionale della donna, il Corecom Lombardia ha organizzato una maratona social per promuovere una riflessione sul ruolo dei mass media nella rappresentazione dell’immagine femminile, anche in relazione ai crescenti fenomeni di odio e di cronaca nera che riguardano la donna.
“La comunicazione svolge un ruolo fondamentale nella formazione del discorso pubblico e del comune sentire. Le società cambiano anzitutto a partire dalla comunicazione. Per questo, la modalità in cui si sceglie di raccontare la figura femminile non è mai neutro”, afferma la Presidente del Corecom Marianna Sala. “I mass media hanno un ruolo attivo nella costruzione sociale della realtà nella percezione dell’immagine sociale di quel soggetto. La rappresentazione della donna in TV influisce sia sulla percezione che la società ha delle donne, sia sull’autopercezione che le donne hanno di sé stesse”, continua Sala. “Bene le fiction e l’informazione che valorizzano sempre di più donne realizzate nelle loro professioni. Tuttavia le pubblicità e i programmi di intrattenimento continuano a rappresentare lo stereotipo femminile della donna giovane e bella, oggetto di attrazione sessuale”.
Oltre alla Presidente del Corecom Marianna Sala, partecipano alla maratona Elisabetta Aldovrandi (Garante per la tutela delle vittime di reato – Regione Lombardia), per parlare di rappresentazione mediatica del femminicidio e Codice Rosso; Loredana Cirillo (Psicologa e psicoterapeuta dell’associazione Minotauro): la ricerca della perfezione nelle immagini social, narcisismo e conseguenze psicologiche, soprattutto con riferimento ai minori; la giornalista Costanza Rizzacasa D’Orsogna (Corriere della Sera), per parlare di “grassofobia” e altri stereotipi culturali; Andrea Scirpa (ricercatrice in Informatica Giurica, Università degli Studi di Milano): come non cadere nella trappola dei siti pro anoressia; Giusy Laganà (Segretaria Generale di FareXBene Onlus): l’educazione nelle scuole come primo passo verso una vera parità di genere.
“Il mio augurio, in questa giornata dedicata alle donne – conclude Sala – è che finalmente si superi la banalità della rappresentazione femminile stereotipata e si dedichi sempre più spazio a tutta la ricchezza di sfumature che sono nell’universo di ogni persona. Perché il genere non può e non deve essere un elemento di discriminazione”.