Milano, 21 gen. (askanews) – Si sono sottoposti a tampone e poi hanno partecipato alle lezioni online, ma nei cortili e nelle classi della loro scuola. Un gruppo di circa quaranta studentesse e studenti del liceo scientifico Einstein di Milano hanno occupato stamattina l’istituto per protestare contro la didattica a distanza. “È la decima occupazione in poco più di una settimana, è giunto il momento che le istituzioni ci ascoltino è che inizino a dare veramente #prioritaallascuola – scrivono gli studenti su Instagram -. Queste mobilitazioni dimostrano la necessità di un cambiamento radicale del nostro sistema scolastico in modo tale da permetterci di tornare a scuola veramente in sicurezza”.
I ragazzi dormiranno nel liceo assieme a un loro docente. “E’ legittimo che loro manifestino questa loro esigenza – ha detto al Tg3 Lombardia il vicepreside Paolo Albergati – approviamo che i ragazzi non chiedano il rientro a scuola a tutti i costi, ma che sottolineino che venga fatto in sicurezza”.
“È da aprile che protestiamo in tutta Italia insieme ai collettivi degli studenti – ha ricordato ad Askanews Chiara Ponzini, una delle voci di Priorità alla Scuola Milano -. Ora a Milano la protesta è esplosa in agitazioni e occupazioni. Con molta concretezza studentesse e studenti esprimono e rivendicano una scuola in presenza e sicurezza ma anche del tutto nuova nelle forme e nei contenuti educativi”.
Gli studenti, ha aggiunto Ponzini, “si passano il testimone dell’occupazione in una lunga staffetta nella quale noi cerchiamo di aiutarli a entrare a scuola con i test antigenici fatti, per una occupazione in sicurezza. In una città in Pandemia per loro, che non hanno certo l’automobile, è un problema poter fare i test rapidi negli hub di Via Novara e di Linate che son aperti fino alle 14, orari in cui sono occupati in Dad, e il cui accesso è riservato a chi è in auto”.
Priorità alla scuola chiede da Aprile scorso assieme agli studenti “trasporti riorganizzati e efficienti, investimenti nell’edilizia scolastica, assunzioni di personale scolastico, test rapidi e tracciamento – afferma Ponzini – Ma chi è sceso in piazza con noi e loro se non i soliti Ottoni, i centri sociali, l’associazionismo di sinistra? Ora a tutti un ‘ben arrivati’, ma allora passate dalle parole ai fatti! C’è ad esempio da votare in Consiglio Comunale una mozione presentata da Basilio Rizzo e Patrizia Bedori sui tamponi rapidi antigienici sulle scuole, muovetevi!”.