Milano, 7 set. (askanews) – È stata inaugurata nel pomeriggio in zona Romolo dalla Fondazione Onlus “Un futuro per l’Asperger” la prima scuola post diploma in Italia per aiutare giovani affetti da sindrome di Asperger a inserirsi nel mondo del lavoro. Si chiama Scuola Futuro Lavoro e prevede, ad oggi, sei corsi, ciascuno per 12 studenti, su materie come Graphic Design, Video Making e Web Design. L’obiettivo è quello di far confrontare gli allievi con compiti il più possibile reali e non solo realistici. “È la strada per farli aprire al mondo e aiutarli a instaurare relazioni” ha detto Massimo Montini, presidente della Fondazione. “Non è solo un percorso di formazione, ma un accompagnamento del ragazzo nel mondo del lavoro. Abbiamo richieste da Bolzano alla Sicilia, è un inizio, speriamo che abbia successo per replicare il modello” ha aggiunto.
“Vivere a Milano oggi – ha osservato il sindaco, Giuseppe Sala, che ha partecipato all’inaugurazione insieme agli assessori regionali Stefano Bolognini e Melania Rizzoli – è un po’ una fortuna, significa fare parte di una comunità che ha una marcia in più, ma anche possibilità in più come questa. Noi istituzioni facciamo la nostra parte, ma progetti come questo nascono per le persone che sono qui ogni giorno. Qui non c’è la semplice volontà di fare una cosa, ma di farla al meglio, con un’attenzione alla bellezza che può sembrare ricontante, ma non lo è. Partendo da questa fortuna noi milanesi dobbiamo cercare di restituire, come si fa qui, dando un esempio positivo, cercando di far funzionare questa realtà. Poi però il bisogno è ovunque e dobbiamo fare in modo che dal seme nasca una pianta, anche in altre città”.
La sindrome di Asperger è collocata, come l’autismo, tra i Disturbi Pervasivi delle Sviluppo, e si discute tuttora se essa debba considerarsi una forma mite di autismo, o se costituisca un disturbo a sé stante. Gli individui portatori di questa sindrome presentano una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi in alcuni casi molto ristretti. Diversamente dall’autismo, non si verificano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o nello sviluppo cognitivo.