Roma, 5 ago. (askanews) – “Tutti sanno cosa succede, ma nessuno vuole affrontare il problema, che però è enorme. Quindi finché non ci vedremo chiaro e in assenza di una legge, bisogna chiudere i nostri porti a tutte le Ong. A monitorare le acque e salvare vite umane ci penseranno la Marina e la Guardia costiera, come è giusto che sia. Ma il servizio dei taxi del mare va interrotto subito”. Lo afferma il vice presidente della Camera Luigi Di Maio (M5s) in una intervista al Corriere della Sera nella quale attacca sia Renzi che Salvini: “Gli slogan li lascio ai due Matteo”.
“Renzi – spiega – ha la colpa di aver firmato nel 2014 l’accordo Triton. Un atto scellerato che paghiamo ancora oggi. E per il resto nulla sui rimpatri, nulla per regolamentare le Ong. Il codice che hanno proposto è una barzelletta”. “Noi abbiamo presentato la proposta Bonafede che prevede la polizia giudiziaria nelle imbarcazioni. Questa legge deve essere discussa e approvata subito, io ho chiesto di riaprire il Parlamento ad agosto per farlo”, aggiunge. Quanto alla missione in Libia Di Maio osserva che “la relazione che hanno presentato era uno scarabocchio con tanto di strafalcioni. Non c’è nessuna strategia”. “L’unica cosa che hanno chiesto – conclude – è carta bianca e non siamo assolutamente disponibili a concederla dopo i danni che hanno fatto”.