(askanews) – Roma, 12 gen – ”Inaccettabile che l’onorevoleFrattini, gia’ ministro degli esteri di Berlusconi e dellaLega (dal 2008 al 2011), gia’ commissario europeo diBerlusconi e della Lega (dal 2004 al 2008), per ragioni dipuro opportunismo politico si scagli contro il suo partito diorigine e contro quel partito, la Lega, che gli ha consentitouna grande carriera, nazionale e internazionale”.
Lo afferma Renato Brunetta, coordinatore dei dipartimentidel Pdl, che aggiunge: ”Gli hanno promesso, come si dice, lasegreteria generale della NATO, e per questo ha deciso distare dalla parte dei poteri forti. Si potrebbe anchecomprendere, se la sua ambizione fosse qualificata dalsilenzio. Non si capiscono, invece, le troppe parole,sinceramente stonate e fuori luogo rispetto all’attualemomento politico e alle attuali alleanze del Popolo dellaLiberta’. La macroregione nei programmi della Lega c’eraanche quando l’onorevole Frattini faceva l’ineffabileministro degli esteri o il vice presidente della Commissioneeuropea. Anche perche’ la sua teorizzazione e’ dovuta alprofessor Miglio, i cui scritti lui dovrebbe conoscere. Comedovrebbe conoscere gli 8 decreti legislativi in tema difederalismo fiscale che puntano alla responsabilizzazioneeconomica e finanziaria delle regioni e degli entiterritoriali, finalizzata alla migliore gestione dellerisorse interne e derivate e a una corretta perequazione.
Se non se li ricorda piu’ avro’ modo di inviare all’onorevoleFrattini tutti i decreti sul federalismo. Quindi potra’rinfrescarsi la memoria, raccontando al bureau del PPE laverita’. Non quella delle sue aspettative di carriera, maquella di un progetto politico, quello del PdL, assolutamenteeuropeista, e proprio per questo contrario a qualsiasivisione miope, egoista, calvinista come quella della Germaniain quest’ultima crisi.
Come abbiamo gia’ avuto modo di dire, comprendiamo leambizioni dell’onorevole Frattini, ma a tutto c’e’ unlimite.
Studi il federalismo, si informi sulle origini della crisi ecerchi di testimoniare la verita’. Non c’e’ posto in Europaper chi fa dell’opportunismo sempre e comunque la sua stellapolare. Neanche nell’Europa dei poteri forti”.
com-min