Milano, 30 mag. (askanews) – Uber Italy è stata commissariata per caporalato dei rider che effettuano consegne a domicilio nell’ambito del servizio offerto da Uber Eats.
Lo ha deciso la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano che ha nominato Cesare Meroni amministratore giudiziario a cui spetterà la gestione amministrativa della filiale italiana del colosso statunitenese.
“Immigrati in condizioni di fragilità, richiedenti asilo, provenienti da Paesi in guerra – ha commentato la Cgil – attraverso società di intermediazione di manodopera, operavano come rider, sfruttati da caporali attraverso la compravendita degli account di consegna. Ciclofattorini pagati pochi euro l’ora e addirittura privati delle mance”.
Il commissariamento “è una notizia che lascia attoniti per la sua gravità – hanno dichiarato i segretari Tania Scacchetti e Giuseppe Massafra – siamo in presenza di un caporalato digitale che cancella i diritti e lede la dignità dei lavoratori”.
A eseguire il commissariamento disposto dal Tribunale, i militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza che conducono le indagini su Uber coordinate dal pm Paolo Storari.