Milano (askanews) – Come le associazioni di settore possono aiutare le imprese a fare corporate social responsability. Di questo si è parlato all’incontro “Sostenibilità è sistema” organizzato in collaborazione con Biblioteca Bilancio Sociale alla Bocconi di Milano nell’ambito del Salone della Csr e della innovazione sociale. La frontiera su cui le associazioni di imprese dovranno misurarsi sempre più in futuro, accanto a internazionalizzazione e innovazione, è proprio la responsabilità sociale. Un tema che va oltre il concetto di impatto ambientale e investe anche l’aspetto sociale ed economico. A portare la propria esperienza all’incontro i rappresentanti di Federdistribuzione, Federchimica e Utilitalia.
Cosimo Franco, alla guida del programma Responsible care in Italia per Federchimica ci racconta la sua esperienza: “Attraverso il programma Responsible Care Federchimica divulga un modus operandi non solo per migliorare l’attivitrà e la sicurezza ma per migliorare l’azienda a tutti i livelli. E’ dimostrato che guardando e operando in termini sostenibili migliora l’aspetto economico e la redditività delle imprese”.
Giunta ormai al suo 21esimo rapporto di Responsible Care, Federchimica nel tempo ha registrato molti miglioramenti in termini di sostenibilità nella propria base associativa a partire dagli incidenti sul lavoro. Ma non solo. “L’industria chimica ha già raggiunto nel 2014 i parametri di Kioto noi siamo già giù del 50%. Un altro fattore importante è l’efficienza energetica migliorata del 50-60% in 30 anni”.
La responsabilità sociale, è il messaggio comune emerso dal dibattito, non può essere una moda ma deve trasformarsi in un modo diverso di agire e va comunicata all’esterno non solo per un fatto di immagine ma per trasformarsi in stimolo per la collettività.