Milano, 9 gen. (askanews) – “Non abbiamo in questo preciso momento
segnali che indichino l’Italia o gli interesi italiani come
esposti a specifici ed attuali forme di rischio”, dopo
l’attentato di Parigi. A ribadirlo è stato stamane il ministro
dell’Interno, Angelino Alfano nel corso della sua informativa
urgente alla Camera.
Quello dei ‘foreign fighters’ non è l’unico fattore di potenziale
rischio per l’Italia, ha poi precisato Alfano “essendo l’Italia
esposta all’insidia terroristica per altre consistenti ragioni,
la prima delle quali – ha ricordato – è rinvenibile nel
privilegio di ospitare la massima autorità del cattolicesimo, a
volte additata nei farneticanti messaggi ai Al Bagdadi tra i
possibili bersagli. Inoltre la tradizionale vocazione atrantista
del nostro paese e l’amicizia con gli Stati Uniti rappresentano
altri fattori di potenziale esposizione al fondamentalismo
terrorista”.