Assisi, 29 lug. (askanews) – Una battaglia di suoni e stili, a cavallo di una ricerca musicale che fa vivere – reinterpretandoli con originale potenza – moduli millenari e ispirazioni jazz: è Kronomachia, il concerto che vede fondersi sul palco due estremi, da un lato i Patrizia Bovi con i Micrologus e le loro sonorità medievali, dall’altro il gruppo di Daniele Sepe che fonde jazz e rock in un eclettismo tutto mediterraneo.
Kronomachia è stato l’appuntamento finale del Festival Universo Assisi 2019 rassegna che dal 20 al 28 luglio ha visto nelle piazze, nei palazzi storici, nei siti archeologici -ma anche nella struttura moderna del “Lyric” – della cittadina circa duecento eventi tra spettacoli, installazioni artistiche, di architettura e design, confronti e presentazioni. Il tutto all’insegna di una visione “sostenibile” delle idee proposte.
Come molti degli appuntamenti del festival, anche Kronomachia – che per la pioggia è stato spostato dalla prevista scenografia del sagrato del Basilica di san Francesco al teatro Lyric – è risultato in una esplosione di “potenza” emotiva travolgente. I leader dei due gruppi di musicisti a volte hanno un po’ fatto fatica a intrecciare le diverse personalità espressive, ma il risultato finale è stato senza dubbio coinvolgente e inusuale. E – nel pieno dello spirito del festival – hanno lasciato nello spettatore una carica di entusiasmo come solo la contaminazione – di idee o come in questo caso di modelli musicali – può offrire.