Roma, 22 gen. (askanews) – Cala la censura sui comici statunitensi, arriva lo sdoganamento per quelli italiani. Stati Uniti ed Italia seguono strade opposte quando si parla di comicità. Negli Usa la comicità è in forte crisi. Manca chi fa ridere la gente nei talk show piuttosto che nei programmi di intrattenimento. Motivo la scure di una similcensura che non vuole frasi e parole lontane dal politically correct. Con il fine di tutelare minoranze e non fare della comicità un’arma inopportuna, negli Usa c’è crisi di comicità perché i potenti, il bersaglio favorito del comico non possono essere toccati.
In Italia la nomina di Lino Banfi a commissario dell’Unesco va nettamente in controtendenza. Protagonista dei B movie degli anni Settanta, spesso con frasi come “Io ho una fidanzata molto moderna: si droga, vede questi film moderni, Arancia Meccanica, Banana Metallurgica” in “La liceale nella classe dei ripetenti”; oppure “Le tartarughe non hanno sesso, sono ricchione” in “Al bar dello sport”, o ancora “Detenuto, hai un po’ di dentifrocio?” in “Il furto è l’anima del commercio”. E ancora battute sulle persone di colore, sulla eterna guerra nord-sud. Il “non sono fri-fri”, eccetera. Battute che oggi sarebbero più difficili da pronunciare. Per fortuna.
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