Coronavirus Roma, 22 lug. (askanews) – La Commissione europea, nell’ambito del programma europeo di ricerca e innovazione Horizon Europe (2021-2027), ha selezionato 11 nuovi progetti del valore di 120 milioni di euro per sostenere e consentire attività di ricerca urgenti sul coronavirus e le sue varianti. Questo finanziamento rientra fra le numerose azioni di ricerca e innovazione intraprese per combattere il coronavirus e contribuisce all’azione globale della Commissione volta a prevenire e mitigare l’impatto del coronavirus e delle sue varianti e darvi un’adeguata risposta, in linea con il nuovo piano europeo di preparazione alla difesa biologica denominato HERA Incubator. Agli 11 progetti selezionati partecipano 312 équipe di ricerca di 40 paesi, di cui 38 provenienti da 23 paesi al di fuori dell’UE. L’Italia guida con la Fondazione Penta il progetto Verdi (SARS-coV2 variants Evaluation in pRegnancy and paeDIatrics cohorts) e con EuResist Network GEIE il progetto EuCARE (European Cohorts of Patients and Schools to Advance Response to Epidemics). “L’Unione europea – ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani – è intervenuta risolutamente per contrastare la crisi COVID-19. Oggi stiamo intensificando le attività di ricerca per affrontare le sfide e le minacce che le varianti del coronavirus rappresentano. Sostenendo questi nuovi progetti di ricerca e rafforzando e aprendo le infrastrutture di ricerca pertinenti, continuiamo a lottare contro questa pandemia e a prepararci alle minacce future”. La maggior parte dei progetti – informa la Commissione – si incentrerà su sperimentazioni cliniche per nuovi trattamenti e vaccini e sullo sviluppo di coorti e reti COVID-19 su vasta scala al di là delle frontiere dell’Europa, istituendo collegamenti con le iniziative europee. Altri progetti rafforzeranno e amplieranno l’accesso alle infrastrutture di ricerca che forniscono servizi o sono necessarie per condividere dati, competenze e risorse di ricerca tra i ricercatori, al fine di consentire ricerche sul coronavirus e le sue varianti. Le infrastrutture in questione includono quelle già attive, come la piattaforma europea di dati sulla COVID-19, e le pertinenti infrastrutture europee di ricerca sulle scienze della vita. I consorzi selezionati collaboreranno con altri progetti e iniziative pertinenti a livello nazionale, regionale e internazionale per ottimizzare le sinergie e la complementarità ed evitare la duplicazione delle attività di ricerca. Contribuiranno alla costituzione dell’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), che permetterà all’UE di anticipare e affrontare meglio le pandemie future. La Commissione ha impegnato 1,4 miliardi di euro a favore della risposta globale al coronavirus, di cui un miliardo nel quadro di Horizon 2020, il precedente programma di ricerca e innovazione dell’UE (2014-2020). I nuovi progetti integreranno quelli precedentemente finanziati nell’ambito di Horizon 2020 per combattere la pandemia.
Covid, Ue: finanziati con 120 mln 11 progetti ricerca su varianti
Nell'ambito di Horizon Europe. Due sono a guida italiana