Milano, 17 gen. (askanews) – E’ stata Letizia Moratti oggi a indirizzare il dibattito (e le polemiche) tra i diversi schieramenti a sostegno dei candidati alla presidenza della Regione Lombardia in vista delle elezioni regionali in programma il 12 e il 13 febbraio. Lo scontro si è concentrato su una delle questioni più sentite dall’opinione pubblica: il trasporto pubblico locale, e in particolare la gestione del sistema ferroviario. “Più di 2 mila treni soppressi ogni mese, 2.300 con ritardi superiori ai 15 minuti, per non parlare di quelli con ritardi inferiori, ma comunque in ritardo. È la fotografia di un sistema ferroviario che non funziona come dovrebbe e che deve essere messo a gara per recuperare competitività e per migliorare i servizi, come propongo nel mio programma”, ha detto Letizia Moratti, che ha attaccato esplicitamente l’operato della Regione, di cui è stata vicepresidente fino alla decisione di candidarsi al ruolo ricoperto ora da Attilio Fontana. “Non ci sono più scuse, è tempo di cambiare, mettendo a gara come si fa negli altri paesi europei. Trenord deve essere utile ai pendolari, non alla politica. So cosa fare!”, ha affermato Letizia Moratti. Pronta la replica dell’assessora ai trasporti Claudia Maria Terzi: “Trenord non funziona come dovrebbe e per superare tutti i problemi basterebbe una gara? Peccato che quando era in giunta la Moratti ha sempre condiviso l’obiettivo, tra gli altri, di evitare di consegnare il servizio ferroviario regionale in mano a compagnie straniere”. L’esponente leghista ha difeso il servizio offerto, affermando che “in termini quantitativi non ha paragoni con il resto d’Italia: 2.185 treni su cui viaggiano quasi 700mila passeggeri ogni giorno per 2070 km di rete, di cui più di mille a binario unico”. “Dopo due anni in giunta – ha proseguito Terzi – Moratti dovrebbe aver ben presente che buona parte dei problemi del servizio ferroviario regionale sono imputabili proprio all’infrastruttura”. Stesso concetto espresso nei giorni scorsi da Attilio Fontana, che ha rivendicato l’acquisto per due miliardi di euro di nuovi treni. Ma il problema, ha sostenuto, è la vetustà della rete su cui viaggiano, che è di proprietà di Rete ferroviaria italiana, per cui “la mia potrà essere solo una pressione su Rfi” per fargli investire nella rete i 14 miliardi annunciati. Una gara per l’affidamento della gestione dei servizi ferroviari “non è una priorità – ha detto oggi il candidato sostenuto dal centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Pierfrancesco Majorino: “Credo che alla gara ci si può arrivare, però bisogna anzitutto rafforzare l’azienda”, cioè Trenord, e “evitare che sia l’anticamera della privatizzazione del servizio”, ha detto Majorino, prima di un incontro con la segreteria regionale di Confcommercio. “Il tema oggi, prima di pensare alla gara, è come potenzi e rafforzi il servizio, come costruisci un sistema diverso tra Trenord e Rfi, come rafforzi il trasporto pubblico. Io penso di arrivare nel corso del mandato a rendere gratuito il trasporto pubblico agli under 25”, ha aggiunto. “Certo – ha attaccato Majorino – Trenord è da ribaltare, mi chiedo perché Letizia Moratti queste cose non le abbia proposte al presidente Fontana quando era vice presidente della Regione Lombardia”. (segue)
##Regionali, in Lombardia tutti contro tutti sulla gestione treni
Moratti: Trenord dev'essere utile ai pendolari, non alla politica