Roma, 9 gen. (askanews) – E’ ora di tornare a pensare ad una Europa “a due velocità”, con un “nucleo forte” che faccia fare un “salto in avanti” soprattutto su “politica estera e esercito comune”. Lo ha detto Romano Prod parlando ad una iniziativa in onore di David Sassoli. “Il cambiamento dei trattati difficile in questo momento. Certamente con l’unanimità non si può più reggere l’Europa. Questo modo di procedere è antidemocratico, trasforma ogni nano in un gigante. Rende impossibile il progresso della vita politica”. Ha aggiunto Prodi: “Credo sia il momento in cui abbiamo di fronte al mondo l’obbligo di fare passi in avanti, ribadendo i grandi principi dell’Europa. E’ obbligatorio il procedimento a più velocità. Come è successo con l’euro, bisogna che ci sia un nucleo forte che parta e porti avanti l’Europa. L’euro sui problemi seri ha reso evidente i vantaggi che produceva”. In particolare su “politica estera ed esercito, i paesi fondatori facciano il nucleo di riferimento per un grande salto in avanti. Il problema dell’Europa è che un corpo fermo on sta in equilibrio. E’ solo nel moto che costruiamo il progresso. Solo questo ci consente di avere un primato o un co-primato nella politica estera mondiale”. Peraltro, ha concluso Prodi, “oggi siamo presi dal problema dell’Ucraina, ma non dobbiamo dimenticare che l’Europa ha grande missione di operare nel mediterraneo e nell’africa. Deve essere un ponte”.