Salvini: su Covid terrorismo mediatico senza appoggio numeri

"Vogliono un popolo di assistiti, impauriti e reclusi"

LUG 27, 2020 -

Roma, 27 lug. (askanews) – “Stamattina si semina il sano germe del dubbio, che non sia tutto come ci è stato raccontato. Ma è normale che al giornale radio ci sia il bollettino del contagio, a reti unificate? È palesemente terrorismo mediatico e culturale che non ha fortunatamente l’appoggio dei numeri”. Lo ha detto Matteo Salvini, segertario della Lega, intervenendo in Senato ad un convegno sul Coronavirus. E aggiunge: “Qualcuno dice che forse c’è un disegno di chi vuole un popolo di assistiti, impauriti e reclusi, contenti se Maria Antonietta dal balcone getta la brioche…”.

L’auspicio di Salvni è che dal convegno di oggi “nasca qualcosa che poi cammini: abbiamo bisogno di un controcanto, goccia dopo goccia, a ricordare che due più due fa 4, che la mamma è la mamma e il papà è il papà, che non bisogna abusare del buonsenso degli italiani”. E insiste: “Magari stanno anestetizzando gli italiani, pensano a un nuovo lockdown, però il giovedì pomeriggio puoi uscire col cane… Un paese di assistiti parassiti delatori non è quello che volgio. Se uno mi allunga la mano, lo confesso, io commetto un reato e gli stringo la mano”.

E torna ad accusare la Cina: “Senza essere un complottista, qual è l’unica economia mondiale che crescerà? Quella cinese. QUal è lunica economia che ha la liquidità per andare a comprare sottocosto aziende? La Cina.DOve è nato il virus? In Cina. Qualcuno dovrà rispondere quanto meno diritardi, omiossioni o bugie.