Mattarella: lavoro e giustizia sociale fondamentali per pace

Capo dello Stato a Ginevra richiama motto ILO

GIU 10, 2019 -

Ginevra, 10 giu. (askanews) – “La pace è possibile solo in un regime di giustizia sociale; la giustizia sociale suppone un regime di cooperazione più che di competizione economica; l’universalità della pace si basa sul carattere internazionale della cooperazione; infine, si manifesta essenziale la cooperazione tra i diversi attori del processo produttivo. E da quest’ultimo aspetto si coglie anche quanto sia vitale il carattere tripartito, attribuito, sin dalla sua costituzione, all’organizzazione, con il concorso dei governi, delle organizzazioni degli imprenditori e di quelle dei lavoratori”. Lo ha ricordato il presidente Sergio Mattarella nel suo intervento alla Conferenza dell’Ilo, l’agenzia specializzata sul lavoro delle Nazioni Unite, che si è aperta oggi a Ginevra. “Il lavoro è una delle più efficaci infrastrutture della pace mondiale”, ha aggiunto il capo dello Stato, ricordando il motto dell’ILO, “Si vis pacem, cole iustitiam”, ‘Se vuoi la pace, coltiva la giustizia’.

Mattarella ha rimarcato che tra i “principi-cardine” vi è che “l’accesso al lavoro rimane una precondizione per l’inclusione sociale e per lo sviluppo dell’individuo”. Per questo “la Costituzione italiana, all’articolo 1, pone il lavoro a fondamento della Repubblica, perché ritiene che la persona, la sua dignità, la sua partecipazione creativa, il suo contributo al benessere di tutti, anche delle future generazioni, siano il fulcro di ogni società”.

Quanto all’interrogativo sul futuro del lavoro, “non può che ripartire – ha concluso Mattarella – dai principi fondamentali affermati dalla Dichiarazione di Filadelfia del 1944, quando la Seconda guerra mondiale appariva avviata alla conclusione con la sconfitta del nazifascismo: 1)il lavoro non è una merce; 2)la libertà di espressione e di associazione sono condizioni essenziali del progresso sociale; 3)la povertà, ovunque esista, costituisce un pericolo per la prosperità di tutti”.