Mattarella: fare in fretta per nuova Europa, serve concretezza

"Italia può essere protagonista, rispondere con contenuti"

GIU 28, 2016 -

Roma, 28 giu. (askanews) – “E’ il momento di rispondere con i contenuti” per generare “risposte comuni su economia, immigrazione e sicurezza” e l’Italia è “un Paese che può fare la differenza” in questa delicata fase di transizione dell’Ue. Lo afferma in una intervista alla Stampa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella convinto che “possiamo essere noi a portare stabilità, proiettare responsabilità” in Europa”.

L’Italia, insomma, può essere protagonista “come ha già dimostrato di saper fare presentando con il Migration Compact e le proposte del ministro Padoan, due documenti che hanno registrato convergenze ed apprezzamento”. Quanto alla scelta del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea “il voto dell’elettorato, nazionale o di un altro Paese – sottolinea Mattarella – va sempre rispettato, anche quando provoca rammarico e lo si ritiene un errore. Non si può tacere che quel voto cancella quasi mezzo secolo di storia britannica, quello della partecipazione alla Ue e ferisce la completezza dell’Unione”. Ora per l’Europa “si apre una stagione molto difficile: vengono meno alibi e abitudini consolidate nella vita dell’Unione. Dal punto di vista italiano dovrà essere l’occasione per superare ritardi e resistenze ormai inaccettabili, recuperando appieno il senso storico dell’integrazione d’Europa e la coesione dell’Unione. L’Europa è un progetto ambizioso e coraggioso, sorretto dall’aspirazione alla pace e al progresso”. “Ogni progetto lasciato a metà evidenzia più i difetti che i pregi che possiede. L’edificio è incompiuto. Con tenacia, in questi decenni, ci si è battuti per mettere in comune le cose che potevano unirci. Ora – conclude il Capo dello Stato – dopo la Brexit, all’improvviso la pubblica opinione comprende, con allarme, che il modello di vita che abbiamo sperimentato non è scontato. Può benissimo regredire”, “detto in termini disadorni, ciascuno può tornare a ritrovarsi solo di fronte alle prove del futuro. Va detto che i successi del percorso di progressiva integrazione continentale vanno spiegati e difesi giorno per giorno”.