Per Berlusconi operazione normalità. Torna vecchio cerchio magico

Medici rassicurano su "estrema lucidità", "nessun ostacolo a politica"

GIU 15, 2016 -

Roma, 15 giu. (askanews) – Passata l’ansia dell’intervento chirurgico, scatta l’operazione “normalità”. Nel day after, il bollettino medico sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi è tutto improntato alla necessità non soltanto di rassicurare sulle sue “ottime condizioni” fisiche, ma anche sulla sua estrema “lucidità”. Per confermarlo il medico personale, Alberto Zangrillo, racconta uno di quegli episodi di sicura presa sui giornalisti: “Dopo nemmeno 30 secondi – riferisce – era già pronto a farmi una battuta, in questo caso il complimento per l’assistenza ricevuta durante la notte da una delle infermiere della terapia intensiva a cui ha dato come alternativa di andare a lavorare a Telecinco”.

Insomma, il Berlusconi dei bei tempi, arzillo, e non il leader morente sul cui letto di ospedale molti in Forza Italia sembravano già pronti a spartirsi le spoglie. E, infatti, arriva anche la rassicurazione sulla sua possibilità di fare attività politica in futuro. Il professor Ottavio Alfieri, che ha effettuato l’operazione a cuore aperto, a domanda risponde che non se la sente di “dire ‘no, noN può fare una campagna elettorale o politica’. Questa – spiega – è una cosa che deciderà lui e nessuno potrà cambiare molto la sua decisione”.

Per ora all’orizzonte c’è una riabilitazione che durerà almeno fino a luglio, mentre per domani è prevista l’uscita dell’ex premier dalla terapia intensiva. Quanto e come tornerà ad occuparsi di politica e del partito, di certo sarà tema di discussione con la famiglia, che in questi ultimi giorni ha messo sotto accusa l’iper attività a cui il leader è stato sottoposto negli ultimi giorni di campagna elettorale.

L’operazione normalità, d’altra parte, è in sintonia con il clima che intorno a Berlusconi sta cercando di ricreare quella sorta di cordone di sicurezza che, in questo momento, oltre che dai figli (Marina in primis) è formato principalmente da Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Niccolò Ghedini. Insomma, è un po come se fosse tornato il ‘vecchio’ cerchio magico al quale mancherebbe solo l’aggiunta della fida segretaria Marinella.

D’altra parte, non sono giorni facili per il più recente cerchio magico, soprattutto per la tesoriera Maria Rosaria Rossi. Ieri la sua relazione sul bilancio è finita sotto accusa durante l’ufficio di presidenza del partito e lei stessa va ripetendo a chi ha modo di parlarle che il suo mandato è nelle mani di Berlusconi. In ballo c’è soprattutto il suo potere di firma: quella, per intendersi, che si appone sotto le liste elettorali. A mezzo partito, tra l’altro, non è andata giù la sua assenza alla riunione. Anche perché, con il presidente azzurro in terapia intensiva, c’era ben poco da stargli accanto. Una presenza, quella della Rossi al San Raffaele, che anche gli esponenti della famiglia avrebbero giudicato ingombrante. Così come non sarebbero piaciute quelle lacrime a favore di fotografi di Francesca Pascale. “Non gli va – spiega un ufficiale di collegamento – che si faccia questa gara a chi è più berlusconiano degli altri ed hanno apprezzato che non sia cominciata una processione di visite verso l’ospedale”.