Europee: Prodi, ora Italia piu’ forte contro rigore Germania

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(askanews) – Roma, 27 mag 2014 – ”Non possiamo sottovalutarel’importanza del risultato italiano. L’Italia era da tuttiindicata come l’anello piu’ debole del contesto europeo. Ecosi’ non e’ stato. Mi sembra un fatto di grande importanzapolitica! Anzi il risultato forse piu’ importante di tutto ilcontesto europeo”. Lo afferma Romano Prodi in un’intervistaal Messaggero ritenendo che ”nonostante lo scontatoprogresso dei partiti populisti, in molti paesi si possacostruire una politica di solidarieta’ europea piu’ forterispetto al passato. Naturalmente questo apre il discorsosulla possibilita’ realistica di un’iniziativa italiana. Difronte alle difficolta’ francesi e al non entusiasmanterisultato spagnolo – rileva Prodi – il forte progresso del Pditaliano da all’Italia la possibilita’ di prendere iniziativeper proposte di politica economica nell’interesse di tutti iPaesi e non solo della Germania”. E ”proprio grazie aquesto risultato – sottolinea l’ex premier – oggi l’Italia hapiu’ forza per coagulare intorno a se’ anche gli altri e hapiu’ voce per essere ascoltata. Dipendesse da me direi:signori miei, e’ ora di cambiare registro, ci vuole unapolitica di ripresa. Una politica energetica investendo ingasdotti, oleodotti, energie alternative, reti elettriche.

Dobbiamo integrare le linee ferroviarie e stradali tra i variPaesi europei. Abbiamo bisogno di una politica di raddoppiodegli investimenti in ricerca e sviluppo. Tutte questeeventualita’ – assicura Prodi – sono molto piu’ possibilioggi che non in passato e l’Italia, avendo acquisita unanuova credibilita’, puo’ indirizzare in questa direzione lasua presidenza del semestre europeo”. Secondo Prodi ”se noipicchiamo i pugni sul tavolo da soli, ci rompiamo le dita. Seci mettiamo in rete con Francia, Spagna, Belgio e altri Paesicome noi, possiamo semplicemente vincere la gara con laGermania. Io ho rinunciato da un pezzo all’idea che Berlinopossa radicalmente cambiare direzione. Tra l’altro i partitipopulisti non e’ che abbiano fatto una gran strada inGermania, per cui la Merkel puo’ sempre dire: non saro’ amatadagli altri Paesi europei ma in Germania lo sono”.

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