P.A.: Ciambetti (Veneto), da Regioni virtuose toppa a guai Governo Monti

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(askanews) – Venezia, 9 mag – ”Il riparto alle Regioni dei fondidel decreto ‘sblocca debiti’ voluti dal governo Monti hasmascherato una presa in giro, dimostrando che quei fondi nonavevano nulla a che fare con il pagamento dei debiti, maservivano a finanziare, a tassi agevolati, Regioni condeficit di cassa. Per fortuna, le Regioni virtuose sonoriuscite a incidere in maniera profonda nel riparto,rettificando le tabelle ministeriali, rimettendo in giococirca un miliardo e mezzo di euro. Insomma abbiamo messo unatoppa a uno dei tanti guai lasciati da Monti”. L’assessoreal bilancio e agli Enti locali della Regione del Veneto,Roberto Ciambetti, saluta cosi’ la revisione del calcolo diriparto effettuato ai sensi del decreto 35/2013, che gia’ damercoledi’ sera aveva allertato non pochi tecnici di Regionicome Lombardia ed Emilia, oltre al Veneto. ”Quando ho letto i primi dati consegnati dal ministero -spiega Ciambetti – ho avuto la riprova dei dubbi nutriti sinda subito sul provvedimento: al Lazio andava il 40,91 percento dei fondi, circa 4 miliardi, alla Campania, con 2miliardi e 900 milioni, il 25,55 per cento, in pratica oltreil 65 per cento del totale concentrato in due Regioni. IlVeneto, al pari di altre Regioni, non aveva chiesto soldi aRoma, per un motivo molto semplice: i soldi noi li abbiamo,non abbiamo bisogno di chiedere prestiti allo Stato perpagare i nostri debiti. Abbiamo bisogno che lo Stato ci lascispendere i nostri soldi, mentre vengono dati soldi a Regioniche, indipendentemente dal Patto di stabilita’, hannoproblemi di cassa”. L’assessore al bilancio spiega il problema: ”Le uniche sommepreviste dal decreto ‘sblocca debiti’ che non rientrano nelPatto – ha detto – sono quelle relative alla sanita’ e perquesto si sono rivolte al Ministero per chiedere ilfinanziamento agevolato solo le Regioni che hanno difficolta’di cassa, ottenendo risorse a tassi agevolati. C’e’ un belproblema pero’: se il Veneto avra’ bisogno di cash in futuro,dovra’ rivolgersi al mercato pagando interessi ben piu’ cari,il che significa essere doppiamente beffati, perche’ chi haavuto finanze allegre viene oggi agevolato, chi e’ statovirtuoso non solo non viene agevolato oggi, ma rischia unaforte penalita’ domani. Come al solito. ”Fortunatamente non siamo caduti in questo trabocchetto – haconcluso Ciambetti – e assieme alle Regioni virtuose,Lombardia, Emilia e, in questo caso, anche Puglia, Abruzzo eBasilicata, abbiamo fatto gioco di squadra. Certo e’ che ilproblema dei tetti di spesa del Patto di stabilita’ si fagiorno dopo giorno sempre piu’ drammatico, mentre e’ chiaroche, a saldi immutati, prevedendo un tetto pro-capite dispesa, dunque ricalibrato sulla base dei cittadini residenti,le cose cambierebbero: per noi, in Veneto, significherebbepoter pagare oltre 700 milioni e in tempi di crisi sarebbeuna bella boccata d’ossigeno”.

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