Governo: la base di Grillo lo invita a possibile intesa con il Pd

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(askanews) – Roma, 27 feb – Almeno stando ai primi tremilacommenti postati sul suo blog sotto al post dedicato a”Bersani, morto che parla”, alla base del Movimento CinqueStelle non e’ piaciuta la presa di posizione di Beppe Grillocontro l’ipotesi di un voto di fiducia ad un governo con ilPd.

”Mi pare un errore non votare la fiducia, vorrebbe direandare a votare tra pochi mesi con la stessa leggeelettorale, puo’ portare un vantaggio al movimento in terminidi voti ed anche a Berlusconi, ma porterebbe un danno enormeal paese”, scrive Matteo. ”Noi vi abbiamo votato e suquesta decisione di non aprire al PD non siamo statiinterpellati”, incalza Giambattista, mentre Diego si chiede:”Caro Grillo come fai a valutare legge per legge se ungoverno neanche lo fai partire?”. ”Lo so che anche i dirigenti del PD sono carrieristi(…) ma se mi si da la possibilita’ di fare le leggi chevolevo fare, allora posso sopportarli ancora 1 anno, non cicambia la vita!”, e’ l’opinione di Franco che si definisceun sostenitore e finanziatore del Movimento. ”Chi ha decisoche non bisogna dare una possibilita’ al Pd? Solo tu, Beppe,e Casaleggio, non certo coloro che ti hanno votato”, diceMary, mentre Federico fa notare che ”ora ci sono i numeri eil coltello dalla parte del manico per obbligare il PD avotare per incandidabilita’, conflitto di interessi, leggeelettorale e qualche bel taglio corposo ai costi dellapolitica. Non perdiamo l’occasione!”. ”Caro Beppe, non sono d’accordo. Ho votato 5 stelleperche’ i punti del programma venissero realizzati, non perfare opposizione fine a se stessa. Quindi, se il PD proponeun governo con punti essenziali che sono nel nostro programmabisogna, secondo me, votargli la fiducia”, e’ il giudizio diFrancesco. ”Siete una forza di rinnovamento oppure siete entrati inParlamento solo per sfasciare tutto?”, domanda Chiara,mentre Matthias propone ”una votazione on-line con gliiscritti al Movimento 5 Stelle per decidere democraticamentese dare o meno la fiducia al governo”. Gian Paolo propone”5 punti programmatici e su questi porre la fiducia”,ovvero ”legge elettorale, conflitto di interessi, abolizionedei rimborsi pubblici ai partiti, riduzione dei costi dellapolitica e istituzione del reddito di cittadinanza”. La maggioranza sembra quindi orientata a discutere unapossibilita’ di governo, anche se resiste qualche ”duro epuro”: ”Molti piddini travestiti da grillini (nome che cihanno affiabiato per insultarci) vengono qui a parlare diresponsabilita’. (…) Chi vota il movimento a 5 stelle sache NESSUNA ALLEANZA e’ possibile…perche’ per NOI PD=PDL”,scrive Alice, mentre Viviana si rivolge a ”chi insiste chebisogna appoggiare il Pd per cambiare il Paese in meglio: ate pare che in 18 anni il Pd abbia mai avuto intenzione dicambiare il paese in meglio????”.

uda/