La rinascita dei voli MICE nel post pandemia

Crescita generale nel 2022 per il settore aereo

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Roma, 22 nov. – Dopo il biennio caratterizzato dalla pandemia da Covid19 e le restrizioni imposte per evitare il diffondersi del contagio che hanno portato le prenotazioni dei voli a un calo drastico, il settore aereo ha fatto nuovamente registrare numeri in grandissima crescita nel 2022, con un trend che pur non avendo pareggiato i dati prepandemici del 2019, fa ben sperare per l’imminente futuro del comparto. A rilevarlo il report dell’Enac che ha evidenziato che nel primo semestre dell’anno in corso il numero di passeggeri che hanno volato su aerei di linea e charter ha superato i 68 milioni, vale a dire un +315,5% rispetto ai numeri del 2021 nello stesso periodo, mentre a livello di movimenti totali è stata raggiunta la cifra di 552.553, pari a +184,9%. A trainare questa crescita anche il contributo dei voli charter che hanno beneficiato dell’allentamento delle misure anti-Covid, specie per quel che riguarda gli spostamenti effettuati per il settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences, Exhibitions), vale a dire l’organizzazione di viaggi collegati a eventi, meeting aziendali, convention e grandi appuntamenti globali. Il ritorno in presenza e l’organizzazione dei voli charter. Se negli ultimi anni gli organizzatori di grandi eventi mondiali hanno dovuto rivoluzionare la pianificazione delle proprie agende, annullando e posticipando i consueti appuntamenti annuali o contemplando incontri e interventi a distanza attraverso le piattaforme di streaming, il graduale ritorno alla normalità ha consentito l’organizzazione dei così detti MICE nella formula classica, ovvero in presenza, con milioni di profili professionali pronti a partecipare dal vivo a convention e meeting dal forte richiamo. “Dopo un inverno denso di voli effettuati per il mondo dello Sport, calcio e basket a tutti i livelli, dagli inizi di aprile 2022 siamo tornati a volare per il mondo “MICE” ovvero per gli eventi Meeting & Incentive”. Ha evidenziato Luigi Annichini, Managing Director di THAT Aviation, società leader di settore che da oltre vent’anni si occupa di organizzazione e intermediazione di voli charter. “Abbiamo aumentato del 50% il nostro fatturato rispetto al 2021, rispondendo in particolare alle innumerevoli richieste di voli charter per il settore bancario e assicurativo, anche se i numeri più alti li abbiamo registrati per la convention della Folletto nei primi mesi del 2022”, continua. L’azienda ha visto crescere la domanda soprattutto nell’area mediterranea, constatando anche un ritorno verso alcune mete che erano finite in secondo piano in questi ultimi due anni: “Oltre alle destinazioni classiche italiane, la Sardegna e la Puglia in primis, che assicurano un alto margine di riuscita dell’evento, il Sud della Spagna e la Grecia sono state toccate più volte e siamo lieti di segnalare inoltre che anche mete accantonate come il Marocco, la Giordania e l’estremo Nord Europa sono tornate prepotentemente nella lista degli aeroporti su cui abbiamo avuto attività charter”. La gestione post pandemica e la guerra in Ucraina. Malgrado le restrizioni per il Covid siano state allentate radicalmente, anche il settore dell’aviazione commerciale deve rispondere ai cambiamenti imposti dalla pandemia e alle diverse esigenze dei clienti: “Come in altri settori del sistema produttivo, anche le attività tipiche del nostro settore sono diventate più articolate e più complicate. Gli Enti che regolano l’aviazione commerciale sono chiamati a controlli sempre più rigidi mentre la richiesta di voli è cresciuta molto ma sia gli aeroporti che le compagnie aeree fanno fatica a reggere la domanda, soprattutto a causa della mancanza di personale.” Una situazione che deve essere gestita al meglio per evitare disservizi e mancato raggiungimento degli obiettivi: “Alcuni aspetti che prima della pandemia venivano dati per scontati come, ad esempio l’ottenimento di uno slot (orario di partenza) o la disponibilità di un check-in, possono presentare delle sorprese anche all’ultimo momento. Il nostro compito ha assunto quindi una valenza maggiore in quanto professionisti del volo charter, sia prima che durante lo svolgimento del volo. Avere un’attenta preparazione dell’evento è quanto mai necessario di questi tempi e la nostra esperienza ventennale si sta rivelando preziosa e la nostra attività molto apprezzata dalla clientela”, riferisce sempre THAT Aviation. Nel frattempo, però, si è inserita la questione relativa alla Guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia che hanno fatto innalzare il prezzo del petrolio alle quali si è aggiunta la perdita di valore dell’euro rispetto al dollaro, mettendo in agitazione l’intero settore aereo, alle prese con un costo del carburante maggiorato rispetto al passato: “E’ una combinazione deleteria che si abbatte sui voli charter come su quelli regolari di linea facendo aumentare i prezzi in modo considerevole. Si tenga presente che il costo “fuel” incide per il 50% del costo del volo”. Una situazione che almeno per adesso non sta creando ripercussioni gravi sull’organizzazione di voli charter ma che inevitabilmente è auspicabile possa essere risolta al più presto e in modo pacifico: “L’autunno è il periodo in cui si preventivano gli eventi della Primavera/Estate, per ora le richieste sembrano in linea con gli scorsi anni, destinazioni russe escluse ovviamente, auspichiamo fortemente una distensione della tensione internazionale e di poter concretizzare il lavoro che stiamo svolgendo oggi”.