Giappone, metà dei parlamentari Ldp ha rapporti con Chiesa unificazione

Inchiesta interna partita dopo l'assassinio di Shinzo Abe

SET 9, 2022 -

Giappone Roma, 9 set. (askanews) – Circa metà dei parlamentari del Partito liberaldemocratico – la formazione politica di maggioranza in Giappone di cui è espressione il primo ministro Fumio Kishida e che era anche quella del defunto ex premier Shinzo Abe – ha legami col controverso movimento religioso della Chisa dell’Unificazione. Lo scrive oggi l’agenzia di stampa Kyodo, dando conto dell’inchiesta interna innescata dall’uccisione di Abe da parte di un uomo il quale sostiene di aver agito per punire un politico legato al culto che, a suo dire, sarebbe stato causa della rovina della sua famiglia. Abe è stato assassinato l’8 luglio mentre teneva un discorso per la campagna elettorale che ha poi confermato Kishida primo ministro. L’assassino ha affermato che sua madre aveva destinato al movimento religioso, al quale era affiliata, gran parte delle risorse di famiglia mandandola in rovina. Per questo aveva deciso di agire uccidendo Abe, che riteneva uomo del culto fondato dal defunto revendo Moon Sun-myung. Un’indagine interna al partito voluta da Kishida, che ha ordinato ai suoi parlamentari di tagliare i rapporti con la Chiesa dell’Unificazione in Giappone, ha rivelato – a quanto ha dichiarato oggi il segretario generale Toshimitsu Motegi – che 179 dei suoi parlamentari ha avuto rapporti con il gruppo cultuale. Si tratta talvolta semplicemente di messaggi congratulatori, di approcci elettorali, alre volte di qualcosa di più. In tutti i parlamentari del Partito liberaldemcoratico nelle due camere della Dieta sono 379, esclusi i presidenti. “Prendiamo il risultato con serietà e rifletteremo su questo con franchezza”, ha affermato Motegi in una conferenza stampa, mentre la questione sta avendo un impatto sul tasso di consenso del gabinetto Kishida, secondo quanto riferiscono i sondaggi. Il partito ha anche fatto pubblicamente i nomi di 121 dei 179 parlamentari che hanno avuto rapporti con la Chiesa dell’unificazione – che è conosciuta oggi col nuovo nome di Federazione della Famiglia per la Pace mondiale e l’Unificazione – per quanto il 90 per cento di loro non riconosce questi rapporti. Tra loro ci sono anche lo stratega politica del partito Koichi Hagiuda, il ministro dell’economia Daishiro Yamagiwa e l’ex ministro della difesa Nobuo Kishi. Quest’ultimo – circostanza rilevante – è il fratello minore di Shinzo Abe. Motegi ha chiarito che se questi parlamentari non taglieranno i rapporti con la chiesa non potranno partecipare alle attività politiche del partito. La Chiesa dell’Unificazione, fondata dal reverendo Moon nel 1954 in Corea del Nord, era nota per i suoi oceanici matrimoni di massa. Ma, in realtà, la sua grande capacità di penetrazione era legata soprattutto ai rapporti politici che Moon era stato capace d’instaurare con esponenti di primo livello, compresi diversi ex presidenti degli Stati uniti. Non era un mistero che in Giappone la chiesa aveva avuto un grande sostegno dall’ex primo ministro Nobusuke Kishi, il nonno di Shinzo Abe. Kishida, parlando alla Dieta, ha escluso che il culto abbia influernzato in alcun modo la politica del Partito liberaldemocratico o i suoi processi interni.