Roma, 14 mag. (askanews) – L’ambasciata degli Stati Uniti a Khartum ha addossato la responsabilità delle violenze che hanno causato la morte di sei persone nella capitale del Sudan al Consiglio militare al potere, scrive Le Figaro.
Ieri cinque civili e un militare sono stati uccisi da due uomini armati non identificati che hanno sparato sui manifestanti riuniti davanti al quartier generale dell’esercito. E’ la prima volta dalla destituzione e l’arresto del presidente Omar al-Bashir, l’11 aprile, che si registrano vittime negli scontri.
Le violenze sono il risultato dei “tentativi del Consiglio militare di imporre la sua volontà ai manifestanti, togliendo i blocchi alle strade”, secondo l’ambasciata Usa.