Libia, al Qaida: erano giovani tuareg le 11 vittime del raid Usa

Due giorni fa la protesta dei Tuareg contro il "massacro di Awaynat"

DIC 6, 2018 -

Roma, 6 dic. (askanews) – Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqim) ha diffuso sui social media un comunicato in inglese e in arabo, in cui smentisce che propri membri sarebbero stati uccisi nel raid messo a segno dagli Usa il 29 novembre scorso nel Sud-Ovest della Libia, come sostenuto dal comando Usa per l’Africa (Africom). Il comunicato è stato fatto circolare dopo che due giorni fa la comunità Tuareg è scesa in piazza, nella città di Ubari, contro “l’orribile massacro di Awaynat” commesso dagli Stati Uniti, sostenendo appunto che le vittime erano 11 civili e non 11 jihadisti di Al Qaida, come sostenuto da Washington.

“Noi smentiamo in modo categorico qualsiasi legame con questi musulmani innocenti presi di mira a Awaynat, nel Sud-Est della Libia – si legge nel comuminato di Aqim – confermiamo quanto riferito dai notabili della regione e riportato dai media, che quelli presi di mira erano giovani tuareg con nessun legame con l’organizzazione”. La comunità tuareg ha chiesto alle autorità libiche di avviare un’indagine sull’attacco e ad Africom di ammettere l’errore e scusarsi, secondo quanto riportato dai media libici.

Nel comunicato, al Qaida denuncia però “il governo fantoccio” di Fayez al Sarraj, “arrivato su una fregata dell’occupante italiano” e che “non è altro che uno strumento utile a fornire quella che chiamano ‘copertura legale’ agli eserciti di America, Francia, Italia e altri nel nostro amato Maghreb”. Quindi afferma che i tentativi di America e Francia “di cambiare la presenza della popolazione tuareg nel Sud della Libia non sono un segreto per nessuno”, invitando quindi “gli uomini blu” a protestare non solo contro il raid di fine novembre, ma anche contro la base americana di Agadez, in Niger, da dove partono gli attacchi con droni.