Filippine, Hong Kong, Cina col fiato sospeso per l’arrivo del supertifone

A Luzon si preparano all'impatto, Hong Kong: pronti al peggio

SET 14, 2018 -

Roma, 14 set. (askanews) – Paura in diversi paesi dell’Asia orientale e sudorientale per l’arrivo del supertifone Mangkhut. Le Filippine e Hong Kong hanno innalzato il loro livello di alarme, per un fenomeno atmosferico che si presenta come “straordinario per velocità, portata e gravità”, ha detto il ministro della Sicurezza dell’ex colonia britannica John Lee Ka-chiu.

Migliaia di persone sono in fuga dalle zone costiere dell’Arcipelago delle Filippine, che è spesso bersagliato dai tifoni distruttivi. Mangkhut rischia di essere il tifone più potente dall’inizio dell’anno

Gli abitanti di Luzon, la principale isola delle Filippine, dove vivono milioni di persone, hanno barricato le loro finestre e rinforzato i tetti sperando che reggano alla furia di venti attesi a una velocità fino a 220 km all’ora per le province costiere di Cagayan e Isabela, nel nord delle Filippine. Il tifone ha un’ampiezza di 900 km e sta attraversando il Pacifico.

Tra tutti i tifoni di quest’anno, questo è il più forte, i suoi venti sono i più violenti”, ha detto Hiroshi Ishihara dell’agenzia meteorologica giapponese. “Potrebbe avere onde alte come un palazzo di quattro piani”, ha dichiarato Michael Conag della locale difesa civile. “Delle case potrebbero essere distrutte, soprattutto le abitazioni fatte alla bell’e meglio, che sono quelle più comuni nelle zone costiere”.

Forti piogge hanno cominciato a cadere oggi sulla punta nord-est di Luzon, flagellata anche da venti forti. I contadini della regione, che producono una parte non secondaria del riso del paese, si sono precipitati ad ammassare i raccolti per evitare che finiscano sotto l’acqua.

Domani il supertifone dovrebbe colpire anche Hong Kong, il cui governo ha “ordinato a tutti gli uffici a prepararsi al peggio”, ha detto Lee, secondo il South China Morning Post. Si prevede di sgomberare 2mila persone da Tai O, una delle zone della città più a rischio. La governatrice di Hong KOng Carrie Lam ha invitato la popolazione a prepararsi.

Grande allarme anche a Macao. L’ex colonia portoghese, ora parte della Cina, un anno fa è stata colpita pesantemente dal tifone Hato e ora sta per essere flagellata anche da Mangkhut. I residenti si chiedono se oggi Macao sia più pronta di un anno fa, quando Hato fece 10 morti, a reggere all’impatto di un nuovo tifone devastante.

Nella Cina continentale, il ministero della gestione delle Emergenze di Pechino ha dichiarato di aver mobilitato 20mila pompieri e oltre 600 imbarcazioni, oltre 113 droni, da usare nelle province di Guangdong e di Hainan – in Cina meridionale – per l’emergenza. Il Guangxi e lo Yunnan hanno mobilitato per ora 600 soccorritori. L’Amministrazione meteorologica cinese ha parlato di una “prova severa”. (Fonte Afp)