L’investitore russo che vuole in Umbria capitale turismo di lusso

Entra nel vivo il progetto per il mega-resort di Antognolla

MAG 27, 2018 -

San Pietroburgo, 27 mag. (askanews) – Creazione di qualche centinaio di nuovi posti di lavoro, valorizzazione del territorio, dai 50 ai 70 milioni di investimento iniziale per la prima fase. L`Umbria potrebbe presto iniziare a fare concorrenza alla riviera toscana, meta particolarmente amata dal turismo russo. Per ora è la regione scelta dall’investitore te russo Andrey Yakunin per sviluppare il suo business alberghiero, deciso a trasformare il Castello di Antognolla in un paradiso turistico, immerso nel verde. Il progetto, ideato due anni anni fa, entro il 2018 passerà alla fase di costruzione. “Ancora è difficile dire” a quanto ammonterà l’investimento finale, spiega ad Askanews Yakunin dal Forum Internazionale Economico di San Pietroburgo, dove è di casa poiché, di base a Londra, il businessman è nato proprio qua, sul Baltico.

Partner del fondo di investimento Viy Greater Europe Found Hospitality, Yakunin parla dei progetti sul castello, rapito, come chi vive un sogno che si sta trasformando in realtà. Accende il cellulare e mostra le riprese compiute con un drone sul campo da golf e gli alberi secolari di Antognolla. “Gli esperti – dice – sono discordi, ma dovrebbe essere intorno al XII – XIII secolo, che venne costruita la torre principale. Via via nei secoli, attorno alla torre, storicamente si è formato il castello, che poi nel tempo si rivelò una proprietà agraria molto produttiva. E anche se guardiamo le fotografie degli anni 20-30 del XX secolo si vedono già i campi, tutto intorno, davvero ben tenuti. Oggi ci sono ancora 2.000 alberi d`olivo che producono olio pregiato. Ed è proprio in una cornice del genere che si inserisce l`idea di creare un albergo”.

In base alle stime “prevediamo che porterà – prosegue – tra i 250 e i 300 posti di lavoro. Senza contare l`indotto, anche perché quello che provoca una struttura alberghiera è un effetto di moltiplicazione per la creazione di posti di lavoro e sviluppo. Non solo, in genere quando un albergo ha successo, è incredibile, ma rapidamente iniziano a spuntarne altri”. Quello del resort di Antognolle sarà un 5 stelle, con 80 stanze e l’idea è di attrarre turisti sia italiani che stranieri e, naturalmente, russi. Il 2017 è stato peraltro l`anno di ripartenza per gli arrivi in Italia, dopo la fase complicata della crisi economica: nei primi undici mesi i visitatori russi in Italia sono stati 872 mila (+7,4% rispetto lo stesso periodo del 2016).

Quanto ai permessi per modifiche, che permettano alla struttura la trasformazione, Yakunin appare abbastanza ottimista. Ma pragmatico. “Al momento abbiamo presentato la richiesta per l`edificabilità. Insieme con la provincia abbiamo ottenuto l’ok per collegarci alla strada provinciale. E io penso che nell’ultima parte dell’anno, passeremo già alla fase di costruzione attiva. Al fine di aprire l’attività alberghiera nel 2021. Già esiste un golf club che è stato progettato da un noto architetto”. E’ un 18 buche: a settembre vi si terrà un torneo, ma per il magnate russo è solo l’inizio.