May è sempre più in difficoltà e rischia la rivolta dei deputati Tory

Stillicidio di notizie negative sulla premier britannica

NOV 13, 2017 -

Roma, 13 nov. (askanews) – Giornate drammatiche per il governo britannico, nel quale la premier Theresa May, sotto attacco da più fronti, sembra aver perso il controllo della compagine ministeriale, del suo partito conservatore e del negoziato con Bruxelles sul divorzio di Londra dalla Ue. May nei prossimi giorni deve far ripartire l’iter del testo di legge sul ritiro dalla Ue alla Camera dei Comuni, dove un nutrita pattuglia di parlamentari conservatori anti-Brexit sarebbe pronta ad allearsi con l’opposizione laburista per imporre cambiamenti al disegno di legge. I laburisti e altri partiti d’opposizione segnalano che la premier non dispone più dei numeri per far approvare il testo, dopo che è emerso che 40 deputati Tory sarebbero pronti a firmare una mozione di sfiducia nei suoi confronti: se altri otto si uniranno, la mozione potrebbe essere concretamente messa al voto a Westminster.

E’ di ieri poi la pubblicazione di una lettera in cui i due alfieri anti-Ue del governo May, il ministro degli Esteri Boris Johnson e quello dell’Ambiente Michael Gove, sembrano dettare la linea a Downing Street sulla Brexit. Sempre nel weekend infine è circolata la notizia che Bruxelles si starebbe preparando a una scenario di rottura del negoziato in seguito alla caduta del governo britannico, lacerato tra la volontà di far progredire i colloqui e la necessità di non perdere il sostegno dei conservatori più euroscettici, allergici al compromesso.

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