Accordo Tni Italia-Federterziario per crescita settore Horeca

Formazione e strategie innovative per rafforzare il tessuto produttivo

FEB 3, 2022 -

Ristorazione Roma, 3 feb. (askanews) – Una firma per agire contro la crisi e per rafforzare l’azione di stimolo e rappresentanza nei confronti del governo con l’obiettivo di incidere sull’attivazione delle misure necessarie per ristoratori e albergatori. TNI Italia – Tutela Nazionale Imprese (TNI) aderisce a FederTerziario per nuovi servizi e strumenti di sviluppo, tra cui la formazione continua, da destinare alle oltre 40mila imprese rappresentate dall’associazione nell’ambito del settore Horeca che è stato tra i più colpiti dalla crisi economica. Si sintetizza in questi termini l’accordo, stamattina, da Nicola Patrizi e Raffaele Madeo, rispettivamente presidenti di FederTerziario e TNI, che consentirà l’avvio di un percorso congiunto per assistere e rappresentare al meglio le istanze e le necessità delle imprese associate anche nei tavoli istituzionali dedicati. La collaborazione consentirà alle imprese Horeca aderenti a TNI di usufruire di un ampio supporto da parte di FederTerziario. A partire dallo specifico tavolo tecnico di settore che lavorerà nell’ambito della contrattazione collettiva per fornire un contributo alla redazione e sottoscrizione di un contratto nazionale di settore. Fondamentale sarà anche l’impegno indirizzato alla maggiore qualificazione del capitale umano, con iniziative dirette alla formazione continua delle persone occupate anche attraverso comuni strategie per la gestione ottimale delle risorse destinate alla formazione dei lavoratori delle imprese associate. “Questo accordo muove da un obiettivo condiviso e comune per FederTerziario e TNI che si indirizza nel contributo alla crescita delle imprese associate, un’attività che si declina assicurando i più elevati standard di rappresentanza e di tutela degli interessi, fornendo particolare attenzione alla rappresentanza sindacale – spiega Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario – insieme a un’offerta integrata ed efficace di attività di assistenza, consulenza, formazione e informazione. Federterziario sta lavorando allo studio di emendamenti al Decreto Ristori Ter al fine di richiedere l’estensione dell’esonero del versamento dell’integrazione salariale; la modifica della percentuale di calo del fatturato per beneficiare del credito d’imposta sulle locazioni; nonché la moratoria sui finanziamenti, valutando anche l’impatto del blocco della cessione del credito d’imposta che potrebbe creare una grave situazione di stallo per il comparto edilizio e per l’indotto ad esso collegato”. Un accordo necessario per un comparto particolarmente colpito dalla pandemia. Le varie restrizioni – chiusure, limitazioni alla somministrazione nei punti di consumo, blocco degli eventi – hanno fortemente inciso sul fatturato del settore, determinando, nel corso del biennio 2020-2021, numeri in discesa ed evidenti difficoltà di ripresa. Confrontando i dati Istat, in rapporto al periodo di crisi e al pre-Covid, i numeri del terzo trimestre del 2021, attualmente gli ultimi disponibili, pur registrando valori tendenzialmente positivi in tutti i settori, restano ancora inferiori ai livelli pre-crisi proprio per quanto concerne le attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Una situazione evidenziata anche da TNI che ha stimato, all’inizio di gennaio, una perdita di una nuova fetta del fatturato (-60%) delle imprese della ricettività e della ristorazione: -20% in meno che si va a sommare al -40% perso da Natale in poi, mettendo in risalto i 10mila esuberi delle aziende associate. Criticità che si associano all’aumento delle bollette di luce e gas, raddoppiate nel corso dell’ultimo anno. “Da sempre il comparto della ristorazione – commenta il presidente di TNI Italia, Raffaele Madeo – ha sentito il bisogno di essere rappresentato da chi conosce davvero il settore e le problematiche che lo affliggono. Per questo crediamo fortemente in questo accordo che consente a TNI Italia di portare non solo ai tavoli regionali, ma anche a quelli nazionali, le istanze delle imprese della ristorazione e ricettività, le più colpite dalla pandemia. In cima alla nostra agenda quattro richieste al governo: interventi immediati sul caro bollette, proroga della cassa integrazione Covid, credito d’imposta sugli affitti, moratorie su mutui e prestiti. Finché lo Stato si dichiara in emergenza, anche le imprese lo sono”.