Torino, 2 feb. (askanews) – Il nuovo gruppo automobilistico Stellantis “porterà produzioni nel torinese solo se percepirà che gli conviene, ci vogliono interlocutori credibili che vadano a parlare con l’amministratore delegato Tavares”. Lo ha affermato il segretario della Fiom-Cgil di Torino, Edi Lazzi, che ha presentato i dati di una ricerca della Fiom sul declino industriale del capoluogo piemontese.
“La politica locale e il governo – secondo Lazzi – devono poter dire che il Recovery plan verrà usato in parte a Torino. Devono far capire che siamo una città industriale e manifatturiera, che crede nell’innovazione, nella guida autonoma o nell’intelligenza artificiale. All’interno di questi progetti occorre chiedere dei finanziamenti e attrarre imprese e investitori. Altrimenti entro cinque anni saremo ancora più poveri e arriveremo a un punto di non ritorno”.
“Solo la politica può fare questo. Il sindacato può indicare una strada e ricordare che i lavoratori hanno già fatto 14 anni di cassa integrazione e che se c’è una prospettiva hanno voglia di tornare a lavoro: non sono per l’assistenzialismo”, ha aggiunto Lazzi, sollecitando anche un ricambio generazionale tra le tute blu di Stellantis e dell’indotto.