Roma, 12 lug. (askanews) – Il debito pubblico italiano, “sempre crescente dalla fine degli anni Sessanta, è la principale palla al piede dello sviluppo e dell’occupazione”. Lo ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, all’assemblea annuale che si svolge a Milano per celebrare il centenario dell’associazione, nata nel capoluogo lombardo nel 1919.
“Quando il debito pubblico era infimo – ha sottolineato Patuelli – l’Italia raggiunse il ‘miracolo economico’. Nell’ultimo ventennio il debito pubblico è raddoppiato e il suo continuo incremento è la principale causa dello spread che quando è alto, innesta una catena di conseguenze: si alzano i tassi sui titoli di Stato italiani e ciò può creare una pericolosa e onerosa catena di aumenti del costo del denaro per banche, imprese e famiglie”.