Unicredit: Npl in forte riduzione, da misure Bce basso impatto

"Indice copertura stock crediti deteriorati è il più alto in Ue"

GEN 16, 2019 -

Roma, 16 gen. (askanews) – Unicredit sta riducendo in maniera significativa i suoi crediti deteriorati e il “dialogo normativo con la Bce” sugli Npl avrà un “basso impatto” sui coefficienti patrimoniali (Cet1). Lo assicura la banca dopo la raccomandazione non vincolante della Bce a tutti gli istituti di credito sulla copertura dello stock di Npl garantiti e non garantiti.

A partire dal terzo trimestre 2016, Unicredit “ha ridotto il suo portafoglio di crediti deteriorati di oltre 36 miliardi (dato aggiornato al terzo trimestre 2018). Conseguentemente, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti per il ‘Group core’ si è attestato a 4,3% nel terzo trimestre del 2018, in linea con la media del campione Eba. Unicredit è impegnata ad azzerare il suo portafoglio non-core entro il 2021”.

La banca inoltre “ha un indice di copertura del 62% dello stock di crediti deteriorati, che si è dimostrato il più alto in Europa negli ultimi stress test condotti dall’Eba in scenari avversi. Unicredit considera quindi il suo indice di copertura pienamente adeguato”.

“Grazie alle azioni decisive intraprese – aggiunge l’istituto di credito – e tenendo conto delle dinamiche del portafoglio di crediti deteriorati, Unicredit ritiene che il dialogo normativo con la Bce possa portare a un impatto basso, a una sola cifra in termini di punti base, sul suo Cet1 in riferimento alla copertura aggiuntiva del suo stock di crediti deteriorati, per ogni anno fino al 2024, data indicata dalla Bce nella sua comunicazione”.