Manovra, Cottarelli: clausola taglia-spesa strana e inapplicabile

L'economista: 'E' un controsenso: se l'economia cresce poco loro tagliano'

OTT 1, 2018 -

Roma, 1 ott. (askanews) – La nuova clausola di salvaguardia sulla spesa annunciata dal ministro dell’Economia Giovanni Tria è un’operazione “strana” che difficilmente potrà essere attuata. A dirlo è Carlo Cottarelli interpellato da Askanews. “Mi sembra strano che la metteranno e se lo faranno – ha affermato l’economista già commissario alla spending review – difficilmente sarà applicata”.

Secondo quanto annunciato da Tria se non si raggiungeranno i livelli previsti di crescita allora scatteranno le nuove clausole di salvaguardia che incideranno sul taglio delle spese invece che sull’aumento delle tasse come previsto finora dalle clausole sull’Iva.

Secondo Cottarelli nella misura ci sarebbe un controsenso. Da un lato, ha spiegato, il governo prevede “un’accelerazione della crescita dell’1,6%, 1,7% e poi forse del 2% con un deficit al 2,4%” e dall’altro lato “se la crescita sarà più bassa loro garantiscono il raggiungimento dell’obiettivo del 2,4% di deficit attraverso tagli automatici della spesa. Se è così è davvero una cosa un pò strana, perché questo governo sostiene che bisogna usare la spesa pubblica per sostenere l’economia, mentre invece si introdurrebbe un taglio automatico della spesa se l’economia cresce poco, esattamente il contrario di quello che dicono che bisognerebbe fare. Mi sembra davvero strana una cosa di questo genere”, ha ribadito l’economista. In termini tecnici, ha proseguito, “è una clausola che rende più profondo il ciclo economico, se il ciclo rallenta si taglia la spesa”.

A proposito della spiegazione fornita dal ministro Tria che una clausola sulla spesa abbia minori effetti sull’economia rispetto a una sulle tasse, Cottarelli ha replicato che “un taglio sulla spesa ha un moltiplicatore più alto di quello relativo a un aumento delle tasse nel suo effetto immediato”.

L’economista ha comunque posto l’accento sul fatto che non è ancora chiaro se la clausola sarà pensata con un taglio automatico e lineare della spesa e ha osservato che i problemi di applicazione sarebbero notevoli. “O specificano prima le cose che saranno tagliate, ma questo causerebbe un’opposizione prima ancora che il taglio venga fatto e sarebbe ancora peggiore. Se viene annunciata questa clausola – ha osservato – o hanno una lista segreta di cose da tagliare (quanto durano i segreti in Italia?) oppure diventa un taglio lineare. Mi sembra davvero strana una clausola di questo genere, se pure la mettono è difficile che venga utilizzata perché vorrebbe dire: se l’economia cresce poco loro tagliano”.

Un taglio lineare, ha chiarito inoltre Cottarelli, “non sarebbe facilmente applicabile, l’aumento dell’Iva è più sicura perché ci sono tagli che in corso d’anno è molto più difficile fare. I vari uffici della pubblica amministrazione fanno i loro piani, poi se tutto d’un colpo gli fai i tagli, si creano problemi alle amministrazioni. La spending review va preparata per fare tagli che sono mirati”.