Realacci: sostenibilità chiave per essere più competitivi

Assegnati a Milani i premi della Biblioteca del Bilancio Sociale

NOV 29, 2017 -

Milano, 29 nov. (askanews) – Dal 2018, con l’obbligo di inserire in bilancio le attività di Corporate social responsibility, si potranno avere in modo trasparente e accesibile informazioni affidabili e comparabili sulle pratiche di sostenibilità delle imprese. I portatori di interesse, consumatori in primis, e anche finanziatori e investitori avranno così a disposizione parametri d’opinione concreti su cui basare le proprie scelte.

Si compie così un passaggio importante lungo quel cammino, ancora lontano da essere compiuto, che parte dagli imprenditori illuminati e filantropici e arriva alle imprese sostenibili. Se ne è discusso a Milano in occasione del premio “Biblioteca del bilancio sociale” riconoscimento che esplora le best pratices aziendali in tema di sostenibilità da una prospettiva imprenditoriale e economicamente rigorosa. “Le premia sull’attinenza dei contenuti al proprio core business – spiega Mirta Barbeschi, fondatore di BBS – Biblioteca del bilancio sociale – Nel senso che fare cose belle è meritevole; ma non vuole dire necessariamente essere sostenibili. La sostenibilità va applicata nel perimetro delle attività di impresa. Per cui l’attinenza delle storie di sostenibilità con il core business aziendale: questa è la base su cui vengono scelte e premiate le aziende”.

All’incontro ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Commissione Ambiente alla Camera, Ermete Realacci, che ha voluto sottolineare il ruolo propulsivo verso lo sviluppo ricoperto dai valori della sostenibilità e della responsabilità concretizzati nelle scelte imprenditoriali. “Quest’anno 320.000 nuovi posti di lavoro saranno green jobs, lavori legati all’ambiente. E spesso queste aziende che creano nuovi lavori green, sono quelle che hanno un atteggiamento responsabile nei confronti della comunità, dei lavoratori, del territorio. Perché lo fanno? Perché sono più buone? – argomenta Realacci – Penso invece perché c’è un modello economico, che fortunatamente fa passi avanti, che vede in un’economia più a misura d’uomo una chiave per affrontare meglio anche il tema della competizione”.

Ma visto dalla prospettiva di chi entra nei dettagli dei bilancio, però, la concreta realizzazione di un economia sostenibile è un obiettivo che richiede ancora tantissimo impegno per essere raggiunto. “La sostenibilità in Europa è ormai un concetto acquisito – conclude Barbeschi – Da lì ad usarla propriamente anche in Europa c’è ancora molta strada da fare. C’è chi fa scuola; c’è ancora molta foglia di fico; e c’è chi si affaccia adesso con la nuova direttiva che è appena entrata in vigore. Per cui credo a ci sia, sì, una piccola elite che sa già tutto di sostenibilità; ma anche che ci sia ancora un enorme lavoro da fare sulla stragrande maggioranza delle imprese”.