Mps, Padoan: governo ha avuto solo ruolo di facilitatore

"Nel rispetto del mercato e dell'autonomia dei soggetti privati"

OTT 4, 2016 -

Roma, 4 ott. (askanews) – Nel settore bancario il governo non ha compiuto alcuna interferenza nell’autonomia dei soggetti privati e anche su Mps, dove è azionista, “questo governo ha scelto il ruolo del facilitatore attivo, nel rispetto del mercato e dell’autonomia dei soggetti privati”. E’ quanto scrive il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in una lettera inviata al Corriere della Sera.

“Quando il mercato stenta a mobilitarsi in vista di un interesse comune – scrive Padoan – il governo non intende sostituirsi all’iniziativa privata ma può fungere da facilitatore del dialogo e rimuovere ostacoli oggettivi, agendo sul funzionamento dell’amministrazione pubblica e su regole inefficaci”.

“Non c’è alcuna interferenza dei poteri pubblici nell’autonomia dei soggetti privati – prosegue – nel settore bancario i singoli istituti scelgono se partecipare o meno a iniziative comuni e sono assolutamente indipendenti nella determinazione dei propri obiettivi e dei piani per realizzarli, anche quando passano attraverso processi di ristrutturazione e di interventi sul capitale”.

Per quanto riguarda Monte dei Paschi, spiega Padoan, “laddove lo Stato è azionista, questo ruolo viene esercitato dal governo in modo prudente, fornendo un sostegno vigile all’attuazione efficace dei piani elaborati dall’azienda. Nel settore bancario l’unica partecipazione è in Mps. E il comportamento del governo nel caso particolare è stato coerente con il modello generale: la banca ha presentato alla Bce le linee guida di un piano valido, convincente, nel quale il consiglio d’amministrazione crede e che gode del sostegno dell’azionista principale”.

“Tra lo Stato interventista e lo Stato attendista che si sono alternati nei decenni passati – conclude il Ministro dell’Economia – questo governo ha scelto il ruolo del facilitatore attivo, nel rispetto del mercato e dell’autonomia dei soggetti privati. A questi è rimessa la capacità di reagire alle difficoltà, l’imperativo dell’innovazione, il dovere di cogliere l’opportunità offerta dallo sforzo del governo di mettere le regole al servizio dei cittadini e degli operatori economici”.