Cdp investe a Torino circa 30 mln per l’ex Caserma Lamarmora

Lavori di riqualificazione partiranno nel 2018

APR 29, 2016 -

Torino, 29 apr. (askanews) – Un investimento tra i 25 e i 30 milioni di euro riporterà a nuova vita l’ex Caserma Lamarmora di Torino. Lo ha annunciato oggi Aldo Mazzocco, Head of Group Real Estate di Cdp, proprietaria dell’immobile, che assieme al sindaco Piero Fassino ha illustrato il progetto di riqualificazione, i cui lavori partiranno a inizio 2018.

Sui 20mila metri quadrati del complesso verranno realizzate 120/140 residenze, ma ci sarà anche spazio per servizi, ambienti di coworking, fab lab. Negli anni del fascismo la Caserma fu anche luogo di detenzione tortura dei partigiani, per questo una parte dell’edificio ospiterà un Museo della Resistenza. Nel progetto infatti è prevista la cessione al Comune di una delle casermette per la realizzazione di servizi pubblici, anche legati alla memoria dei luoghi.

Quanto alle residenze, “si tratta di un progetto di smart housing, con alloggi attraenti destinati ai giovani, o a chi si trova a Torino per lavoro per periodi brevi, che saranno proposti in affitto a canoni calmierati sulla scorta di un modello già sperimentato a Berlino, San Francisco e Barcellona” ha spiegato Mazzocco.

La riqualificazione della Caserma Lamarmora rappresenta “il primo esempio di come Cdp intenda ricucire e rivitalizzare il tessuto urbano delle città italiane. Realizzeremo progetti analoghi in tante città italiane, spingendoci fino al Sud, perché il settore immobiliare è diventato uno dei pilastri di Cdp. In futuro poi investitori privati faranno il loro ingresso” ha assicurato Mazzocco.

L’antico fabbricato della caserma davanti avrà una grande piazza, “uno spazio che verrà restituito così alla città” ha spiegato il sindaco Fassino, parlando di “un intervento di grande valore, per l’ubicazione, lo spazio coinvolto e il valore storico e architettonico dell’immobile”.

L’intervento sarà a cura dello studio Carlo Ratti associati e avverrà nel rispetto dell’architettura originale della fine del XIX secolo.

L’ex Caserma era stata al centro di polemiche bipartisan l’anno scorso, prima perché occupata da esponenti dell’Associazione “Terra del Fuoco”, vicina al consigliere comunale di Sel Michele Curto, poi perché occupata da una ottantina di rom, allontanati dai campi abusivi torinesi e infine sgomberata lo scorso novembre con un blitz della polizia.