Indesit: Milani, non lasceremo Italia. Riduzione occupazione temporanea

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(askanews) – Roma, 1 nov – ”Non pensiamo di lasciare l’Italia,non ci pensiamo nella maniera piu’ assoluta. L’Italia e’patrimonio importantissimo, dal punto di vista produttivo,per tutte le funzioni del gruppo, non abbiamo nessunaintenzione di lasciare l’Italia. Anzi, il nostro pianononostante gli esuberi previsti rappresenta proprio lascommessa di un’azienda: la scommessa di continuare aprodurre nel nostro Paese”. A dirlo e’ il presidente eamministratore delegato di Indesit, Marco Milani, ospite a”L’Economia Prima di Tutto” su Radio1 Rai, in merito alletrattative con sindacati e governo sul piano di riduzione delpersonale che prevedeva 1400 esuberi, poi ridotti circa aquota 1000.

”Noi – aggiunge – vogliamo dimostrare che sia possibileprodurre ancora in Italia elettrodomestici. Ma non possiamopiu’ permetterci di salvaguardare l’attivita’, non solo nelsettore elettrodomestici, pensando di lasciare in Italiaproduzioni a basso valore aggiunto. L’Italia e’ un Paeseavanzato, e come tale puo’ permettersi di produrre soloprodotti di un certo tipo, di gamma piu’ alta, perche’ icosti in Italia sono piu’ alti rispetto ad altri Paesi, anchenella comunita’ europea: noi sposteremo dall’Italia unapiccola produzione a basso valore aggiunto, e concentreremoin Italia produzioni piu’ sostenibili perche’ piu’ alte digamma ”.

Milani spiega poi che ”La riduzione dei posti di lavoroe’ temporanea, ci permettera’ di vedere i risultati positividegli investimenti che noi stiamo facendo e anche di unaripresa che auspichiamo: tenendo conto di questi fattori -aggiunge l’amministratore delegato e presidente di Indesit -ci aspettiamo di arrivare alla fine del programma deicontratti di solidarieta’, che restano fondamentali, con unnumero di esuberi veri che non superera’ assolutamente le 300unita”’ considerando anche prepensionamenti e riassorbimentiin azienda.

Infine, Milani risponde ai timori espressi dal segretariogenerale della Fiom Maurizio Landini, che aveva espresso lapreoccupazione che oltre al piano di esuberi l’azienda stiavalutando un disimpegno maggiore, con chiusure distabilimenti nei prossimi anni: ”non c’e’ essuna volonta’ didisimpegnarci dai nostri siti produttivi, siamo pronti aprendere impegno, a impegnarci in tal senso. Anche isindacati sanno che questo non e’ l’intento della Indesit”,conclude l’amministratore e presidente del Gruppo Indesit.

red/glr